I carabinieri alla scuola Pastonchi per una dimostrazione con l'unità cinofila
I carabinieri hanno regalato una giornata diversa ai ragazzi delle due classi quarte della Scuola Elementare Pastonchi di Taggia
I carabinieri della Compagnia di Sanremo e della Stazione di Arma di Taggia hanno regalato una giornata diversa ai ragazzi delle due classi quarte della Scuola Elementare Pastonchi di Taggia. Grazie all’arrivo del cane “Cocis” del Nucleo Carabinieri Cinofili di Villanova d’Albenga (Savona), i giovanissimi studenti hanno potuto familiarizzare con il pastore belga specializzato nella ricerca di sostanze stupefacenti e assistere anche ad alcune dimostrazioni pratiche.
Dopo un iniziale ambientamento in cui i ragazzi hanno avvicinato Cocis
che si è fatto accarezzare, gli operatori cinofili hanno mostrato ai giovani discenti le capacità operative del loro “collega” a quattro zampe simulando la ricerca di diversi involucri contenenti sostanza stupefacente che erano stati occultati in diversi nascondigli e anfratti del cortile esterno della scuola.
Come di consueto, una volta individuati gli involucri
il cane si è seduto in prossimità dei pacchi sospetti, segnale convenzionale tra il quadrupede e il suo “conduttore” per indicare il rinvenimento dello stupefacente e, a quel punto, l’operatore ha fatto giocare Cocis col suo “manicotto” come premio per il risultato raggiunto. Ciò ha dimostrato quanto sia fondamentale e inscindibile il binomio uomo/cane.
Infatti, dopo un periodo di inziale ambientamento reciproco e affiatamento
ad ogni operatore viene affidato un solo cane con il quale formerà un binomio inscindibile per tutta la vita professionale del “collega” a quattro zampe e spesso anche dopo, adottandolo quando, diminuite le capacità operative, verrà messo “a riposo”.
Al termine della dimostrazione, i militari hanno lasciato ai ragazzi
lo spazio per le tante domande che sono state rivolte riguardo all’impiego sul campo dei cani in uso alle forze di polizia e al loro addestramento, dando anche l’occasione di poter sfatare la falsa credenza secondo la quale i cani antidroga vengano a loro volta drogati per poter meglio individuare gli stupefacenti. Cocis ha invece dimostrato che per lui cercare lo stupefacente è un gioco e la sua più grande soddisfazione è trovare quello che cerca, perché così ha l’occasione per poter addentare e contendersi il manicotto con il suo collega o meglio, con il suo “compagno di giochi” preferito.