Leader dell’Women’s Support Center, Hakima organizza corsi di formazione sulla salute e diretti delle donne. A ottobre, forse, sarà a Imperia e Ventimiglia
Il progetto della palestinese Hakima promosso da varie associazioni imperiesi
Si, se Amare è Agire come ci spronava il grande Raoul Follereau e come ci diceva qualcUn altro duemila anni fa, se vogliamo dare seguito a tante nostre parole solidali per la causa palestinese, dobbiamo Agire e lo possiamo fare in tantissimi modi!
La manifestazione di ieri che in Italia ha mosso più di mezzo milione di Persone, anche nella nostra città di Imperia ha visto tantissimi studenti e insegnanti, giovani e genitori, volontari di associazioni da tutta la provincia, rappresentanti di tutte le fedi e non… insomma una grande e bella energia di più di mille Cittadini Consapevoli!
La barbarie dell’esercito di occupazione israeliano, da sempre incitato dal premier e dai suoi ministri, ha superato ogni limite, ma – e non lo si dice! – è stato superato anche in Cisgiordania dove ogni giorno coloni armati, soprattutto armati di odio e disprezzo verso il popolo palestinese, protetti e coadiuvati dai soldati, rubano la terra, bruciano o distruggono le case, rubano o uccidono le pecore, terrorizzano, feriscono e uccidono i legittimi abitanti di questa Palestina martoriata da quasi 80 anni di occupazione!
Ma, quando si è sul campo, non si incontrano solo violenze, si assapora la forza e la bellezza di donne e uomini che si ostinano a guardarti negli occhi e dirti: “Questa è la mia terra!” e si impegnano ogni giorno per vivere la loro vita nella loro terra. Come Hakima Hassan, abitante di Asira Qibleyia, villaggio nel governatorato di Nablus. Da decenni il suo villaggio è sovrastato dalla colonia illegale ed estremamente violenta di Ytzar: continue le incursioni violente sulle persone, gli animali, le case…
Hakima è una leader dell’Women’s Support Center, Associazione contro la violenza sulle donne, ma non solo: ininterrottamente – la conosco dal 2015 – organizza corsi di formazione sulla salute e sui diritti delle donne e attività di reddito per aiutarle ad acquisire autonomia economica e lo fa in modo molto professionale: Corsi di agricoltura, di allevamento delle api, di ripresa delle attività tradizionali come il ricamo! Ed è proprio questo il progetto che noi come Gruppo P.E.N.E.L.O.P.E., AIFO Imperia, SPES A.p.s., Scuola di Pace A.p.s., Mappamondo e Libera vogliamo sostenere!
Insieme proponiamo a tutte e tutti un gesto solidale verso il progetto di Ricamo delle donne di Nablus: alcune uscite dal nord di Gaza e prive di tutto, altre vittime di violenza domestica, sessuale o dell’occupazione che ha tolto loro la casa, il campo, la famiglia…
Un progetto bellissimo che vede le donne nuovamente protagoniste della loro vita. Creatrici di lavori stupendi con i colori e i disegni della cultura palestinese: da un piccolo portachiavi a centri, borse e non solo!
Potremo sostenere queste attività e anche incontrare dal vivo Hakima! Infatti, se riuscirà a superare le difficoltà che sta incontrando per ottenere il visto, sarà con noi ad Imperia il 10 ottobre nel Monastero delle Clarisse e l’11 ottobre nel Salone di Sant’Agostino a Ventimiglia.
Hakima con la sua forza, la sua energia incredibile, la sua ferma dolcezza che le permette – grazie anche al sostegno del marito Abdullah – di superare tantissime difficoltà, come quando i coloni le hanno bruciato gli ulivi o tutte le arnie delle api o i soldati hanno fatto irruzione e devastato la sua casa. Hakima sa di avere il diritto di lottare per la sua gente, per le sue donne e nulla la può fermare.
Chi vuole contribuire, come potete leggere nel volantino allegato, può fare un versamento di qualunque importo all’Ass. SPES (IBAN: IT83V0538749100000047257327), specificando la causale: Donne Palestina.