Il testimone che ha visto Allen prima della scomparsa: "Una vicenda scioccante, dolorosa"
"La parola esatta per definire questa vicenda è: dolorosa, per la sofferenza e lo stress che ho patito. Ringrazio Dio”

“E’ stato tutto talmente scioccante. La mia verità era e rimane quella. La parola esatta per definire questa vicenda è: dolorosa, per la sofferenza e lo stress che ho patito. Ringrazio Dio”.
Sono poche parole, ma piene di emozione
quelle della persona che nelle ore scorse è balzata agli onori della cronaca come il “testimone” ovvero l’ultima persona che ha visto Allen, il bimbo di 5 anni, sparito nel nulla lo scorso 11 luglio, per poi essere ritrovato questa mattina dai volontari della protezione civile di Pompeiana, rannicchiato tra alcuni roveti a circa un chilometro e mezzo dal camping, dove poche ore prima della scomparsa era giunto assieme ai genitori e alla sorella.
E’ stato lui ad avvisare le forze dell’ordine di aver visto il bambino
dopo aver saputo della sua sparizione. Ha detto di averlo accompagnato a un bivio, dopo averlo sentito dire “papà, papà”. Tuttavia, alcune dichiarazioni contraddittorie hanno indotto gli inquirenti a perquisire la sua abitazione e la sua auto che nella serata di ieri è stata sequestrata.
Solo oggi, dopo il ritrovamento del bambino
qualsiasi sospetto sul suo conto è crollato e il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, nel corso della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i risultati della maxi operazione di ricerca, ha parlato di contributo “determinante”.
Ora il “testimone”, che però rischia una denuncia per abbandono di minore - forse avendo dovuto allertare le forze dell'ordine alla vista di un bambino solo per strada - non vuole parlare e si limita a commentare con poche parole questo suo grande dolore per l’accaduto.
Fabrizio Tenerelli