Il Vescovo esulta per la vittoria della Meloni e attacca la sinistra
"Le diverse formazioni della sinistra anche le più moderate e magari a loro dire vicine al mondo cattolico sono pericolosamente inficiate dalla dittatura del relativismo etico"
Il commento di Monsignor Suetta sulla vittoria di Fratelli d'Italia e del centrodestta
Quale fosse l'idea del Vescovo della Diocesi di Sanremo-Ventimiglia era già chiara prima del voto quando aveva lanciato un appello "“Esorto ogni cattolico ad esaminare e valutare programmi e candidati, evitando di avvallare in nome di una generica ‘complessiva bontà della proposta o della visione politica’ - aveva scritto in una lettera postata sul sito della Diocesi Mons. Suetta.posizioni incompatibili con la dottrina cattolica: esigenze etiche irrinunciabili in materia di aborto e di eutanasia, circa i diritti dell’embrione umano, in ambiti riguardanti la famiglia e l’educazione dei minori".
Ora, a dieci giorni dalla vittoria di Giorga Meloni Suetta ha commentato il successo in una intervista rilasciata a "ChartaMinuta", rivista online della Fondazione FareFuturo.
"La vittoria di Giorgia Meloni ha fatto emergere "una sensibilità del nostro popolo e della nostra storia, segnati da una tradizione di umanesimo cristiano e dunque incompatibile con le esasperazioni espresse dalla cultura di sinistra". il commento molto esplicito di monsignor Antonio Suetta che poi ha anche aggiunto "la sinistra ha disertato le vere questioni e necessità della gente per promuovere, anche con una certa violenza politica e propagandistica, pericolosissime ideologie. Le diverse formazioni della sinistra anche le più moderate e magari a loro dire vicine al mondo cattolico sono pericolosamente inficiate dalla dittatura del relativismo etico"
Il nostro Vescovo è convinto che il voto dato a Forza Italia e al centrodestra sia il risveglio di un'autentica civiltà politica, capace di riscoprire e rivitalizzare la formidabile tradizione del nostro popolo e di promuovere, specialmente nella famiglia e nella scuola, una sempre più necessaria capacità discrezionale circa i valori autentici su cui fondare la vita dell'uomo e la società".