Imperia: i risultati del maxi servizio d'ordine di Pasqua dei carabinieri

Dal primo aprile ad oggi, i carabinieri hanno denunciato venticinque persone e ne hanno arrestate sei, tre delle quali nel ponte di Pasqua

Imperia: i risultati del maxi servizio d'ordine di Pasqua dei carabinieri
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Maxi servizio d'ordine

Dal primo aprile ad oggi, i carabinieri hanno denunciato venticinque persone e ne hanno arrestate sei, tre delle quali nel ponte di Pasqua. I militari del Comando Provinciale sono stati costretti a procedere non solo per palesi violazioni dei divieti previsti dalla normativa predisposta per il contrasto all'espansione dell'epidemia, riscontrati a carico di persone residenti sia in provincia, sia nelle regioni limitrofe o all'estero, ma anche in flagranza di reato.

In particolare:

- nella notte di sabato, all'esito di un intervento eseguito nel centro cittadino, i militari della Stazione di Ventimiglia Principale hanno arrestato in flagranza di reato un 46enne di origine ucraina ritenuto responsabile di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo, già noto alle Forze dell'ordine, era visibilmente alterato per aver abusato di sostanze alcoliche, e dopo essere stato accompagnato in caserma ha aggredito i militari, arrivando persino a minacciare di dar fuoco a chiunque gli si avvicinasse.

Nel corso della stessa mattinata il Tribunale di Imperia ha convalidato l'arresto, disponendo la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Ventimiglia. Il soggetto è stato inoltre sanzionato per la violazione delle restrizioni di movimento previste dal Decreto Legge n. 19/2020, essendo stato identificato lontano dal proprio domicilio in assenza dei comprovati motivi che ricordiamo essere riconducibili ad esigenze lavorative, situazioni di necessità o ragioni di salute, come riproposti dall'art. 1 del recente DPCM del 10 aprile;

- i Carabinieri di Ospedaletti hanno arrestato un 34enne italiano in flagranza del reato di evasione, avendolo sorpreso nei giardini pubblici del luogo nonostante fosse sottoposto al regime degli arresti domiciliari;

- i militari di Sanremo hanno eseguito un provvedimento di carcerazione a carico di un italiano per sostituzione di persona, da scontare in regime di detenzione domiciliare.

A ciò vanno aggiunti i due arresti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti eseguiti dai militari di Sanremo con il sequestro di 125 grammi di cocaina e di circa 20.000 Euro - dei quali si è già riferito nei giorni scorsi - con ciò emergendo come in questo peculiare contesto il fenomeno del traffico di sostanze d'abuso sia attuale, per quanto più contenuto, ed inserito costantemente tra le priorità dell'azione di contrasto alla delittuosità che l'Arma continua a svolgere in provincia.

Tra le diverse violazioni amministrative riscontrate, i casi "particolari" già richiamati nella cronaca dei giorni scorsi:

- il bagnante solitario rilevato dai militari di Imperia;

- le sette persone sanzionate a Ventimiglia, le quali festeggiavano il lunedì dell'Angelo con la
tradizionale grigliata in un cortile privato (tra questi era presente un 50enne algerino, il quale - all'esito delle procedure di identificazione condotte in caserma - è risultato irregolare sul territorio nazionale e pertanto denunciato all'Autorità Giudiziaria di Imperia per il reato di soggiorno illegale nello Stato);

- i tre cittadini sudamericani sanzionati ad Imperia, sia per la violazione della normativa in materia, sia per ubriachezza;

- il soggetto dell'Est Europa che, in scooter e senza casco, è stato inseguito e fermato dai Carabinieri a Camporosso: i militari hanno accertato la guida in stato di ebbrezza oltre, ovviamente, all'inesistenza di una ragione atta a giustificare l'uscita dal domicilio.

Esse si aggiungono alle altre 204 rilevate dall'Arma dal 1° aprile scorso, gran parte delle quali nella zona di Bordighera e Sanremo, con una netta prevalenza di residenti, senza contare le 223 persone denunciate dai Carabinieri dal 9 al 26 marzo, quando era ancora in vigore la sanzione prevista dell'art. 650 del codice penale, che prevede l'arresto o l'ammenda per chiunque violi "un provvedimento legalmente dato dall'Autorità per ragioni di giustizia, o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico, o d'igiene".

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