PROSSIMA UDIENZA L'8 OTTOBRE

Incapace di intendere e volere e socialmente pericolosa? Al via perizia psichiatrica su falso medico

Obiettivo della perizia: stabilire la sua capacità di intendere e di volere  e l’eventuale pericolosità sociale

Incapace di intendere e volere e socialmente pericolosa? Al via perizia psichiatrica su falso medico
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Il giudice monocratico Eleonora Billeri ha assegnato, stamani, ai dottori Gabriele Rocca e Francesca Santi il compito di effettuare una perizia psichiatrica su Enrica Massone, 57 anni, di Torino, balzata agli onori della cronaca come il “falso medico” che prestò servizio all’ospedale di Bordighera, nel periodo tra il 13 luglio e il 28 settembre del 2023.

Obiettivo: stabilire la sua capacità di intendere e di volere  e l’eventuale pericolosità sociale. Sono, inoltre, stati nominati come periti di parte i dottori Nicole D’Avanzo e Stefano Zago.

Oggi avrebbe dovuto essere esaminata l’imputata

che tuttavia era assente giustificata - come sottolineato il suo legale, l’avvocato Massimo Davi - in quanto il 10 maggio scorso si è recata in ospedale per uno stato d’ansia e le è stato prescritto una periodo di riposo.

Nel corso dell’udienza il giudice ha ascoltato

in qualità di teste, Sebastiano Petracca: medico anestesista e legale rappresentante della Igea srl, la società che aveva assunto la Massone affinché coprisse alcuni turni al punto di primo soccorso dell'ospedale bordigotto. Dopo aver raccontato di essere medico anestesista che lavora nel settore privato, il dottore ha raccontato la storia società di Igea srl. “Avevamo stipulato un contratto con il Gruppo Villa Maria (Gvm, ndr) che aveva preso in gestione il posto di primo soccorso dell'ospedale di Bordighera. Enrica Massone è la persona che ci ha truffati”.

Mostrando il contratto, che Igea aveva sottoscritto con Massone

ha dichiarato: “Il contratto è del'11 agosto 2023. Nasce dall'esigenza di riaprire l'ospedale di Bordighera, chiuso in parte e poi riaperto. Dovevamo trovare medici per il pronto soccorso. C'è stato anche il problema del lutto di una dottoressa e dovevamo trovare persone che coprissero turni urgentemente, quando ci è stata presentata questa persona. La Massone aveva già un rapporto in essere con la società Cura Medica da due mesi”.

L’aspetto  più assurdo, stando a quanto emerso in aula

è che al contratto erano allegati i vari documenti come il certificato degli studi in Medicina, l'iscrizione all'ordine dei medici e la quietanza assicurativa. Ma non è tutto. Per le sue prestazioni la falsa “dottoressa” Massone aveva guadagnato 5.400 euro in pochi giorni. Petracca ha quindi raccontato che la dovrebbe aver ricoperto sei turni: “Dopo che due o tre persone mi hanno detto che non andava bene e che non era ‘smart’ ovvero sveglia tanto da atre al primo soccorso è stata allontanata ed è stato risolto il contratto”.

Dopo il suo allontanamento, Petracca decide di approfondire la posizione di Massone

per capire come mai una donna con vent’anni di esperienza potesse non andare bene in un punto di primo soccorso che è poco più di un ambulatorio medico dove di solito vanno codici bianchi e codici verdi. “Ne abbiamo parlato con la dottoressa Magda d'Agostino e abbiamo capito che qualcosa non andava. Abbiamo fatto una segnalazione e l'ordine dei medici ha risposto che non risultava iscritta”. Il giudice ha poi aggiornato l'udienza al prossimo 8 ottobre.

Fabrizio Tenerelli

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