Individuata proteina che consente di uccidere le cellule tumorali e salvaguardare le cellule normali
Si tratta di uno dei tumori pediatrici più frequenti in età pediatrica: le novità comunicate dall'ospedale genovese
Neuroblastoma: individuata proteina che consente di uccidere le cellule tumorali e salvaguardare le cellule normali. Attraverso una formulazione liposomiale contenente il chemioterapico doxorubicina, costruita per bersagliare in modo specifico le cellule di neuroblastoma esprimenti la proteina nucleolina, si ottiene un potente effetto terapeutico, con la diminuzione degli effetti tossici indesiderati e il superamento della resistenza ai farmaci.
Il neuroblastoma, uno dei tumori pediatrici più frequenti in età pediatrica
All’interno di un Progetto di Ricerca finanziato inizialmente dalla Comunità Europea e attualmente da AIRC, Fabio Pastorino, insieme ai suoi colleghi del Laboratorio di Terapie Sperimentali in Oncologia, ha pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Journal of Experimental & Clinical Cancer Research, i risultati di una ricerca interamente disegnata e sviluppata dall’IRCCS Istituto Giannina Gaslini, che apre nuove prospettive terapeutiche per i pazienti affetti da neuroblastoma, il più frequente tumore solido extracranico dell’infanzia.
Il neuroblastoma, uno dei tumori pediatrici più frequenti in età pediatrica, colpisce in Italia circa 120 bambini ogni anno e nel 90% dei casi è diagnosticato prima del sesto anno di vita. Nonostante le recenti scoperte scientifiche abbiano migliorato la sopravvivenza dei piccoli pazienti, la prognosi a 5 anni dalla diagnosi per i pazienti affetti da neuroblastoma metastatico ad alto rischio risulta ancora infausta nel 60% dei casi.
Il Gaslini uno dei più importanti centri italiani nella cura e nella ricerca del neuroblastoma
L’IRCCS Istituto Giannina Gaslini è uno dei più importanti centri italiani nella cura e nella ricerca del neuroblastoma.
“Il Laboratorio di Terapie Sperimentali in Oncologia di IRCCS Istituto G. Gaslini da molti anni si dedica allo sviluppo di nanoparticelle lipidiche da utilizzare per l’incapsulamento e la veicolazione di farmaci anti-tumorali”, commenta Mirco Ponzoni, direttore del Laboratorio. “Inoltre, è costantemente alla ricerca di nuove proteine espresse dal tumore, e non dalle cellule sane, per provare ad aumentare selettivamente il bersagliamento farmacologico delle cellule di neuroblastoma e del suo microambiente, salvaguardando al tempo stesso le cellule normali. Ed è in quest’ottica che si colloca la ricerca del dottor Pastorino” conclude Ponzoni.
“Il risultato ottenuto potrà permettere di sviluppare nuove terapie anti-tumorali basate sul bersagliamento mirato del neuroblastoma. Di conseguenza, questo approccio dovrebbe garantire la diminuzione degli effetti tossici indesiderati e l’auspicabile superamento della resistenza ai farmaci” commentano Fabio Pastorino, Mirco Ponzoni e Alberto Garaventa, responsabile dell’Unità di Oncologia Clinica dell’Istituto Gaslini.
“Il risultato della ricerca coordinata dal dr. Pastorino rappresenta un importante passo in avanti nell’identificazione di nuovi bersagli terapeutici nel neuroblastoma – commenta il prof. Angelo Ravelli, direttore scientifico del Gaslini – . Questo studio rientra a pieno titolo nel filone della medicina di precisione, che ha l’obiettivo di rendere più selettive le terapie delle malattie neoplastiche, concentrando l’azione dei farmaci sulle proteine espresse dal tumore e evitando, conseguentemente, di colpire le cellule sane. Si tratta di un approccio moderno e innovativo, che potrà consentire di migliorare la prognosi del neuroblastoma e di ridurre il potenziale di effetti collaterali della terapia. Grazie al lavoro del dr. Pastorino e dei suoi collaboratori viene, quindi, introdotto un significativo progresso nella ricerca sul neuroblastoma, che consolida ulteriormente il ruolo di punto di riferimento nazionale e internazionale dell’Istituto Gaslini nello studio e nella cura di questo temibile tumore dell’età pediatrica”.