Insegnante morì per colpa di un toro, pm chiede 8 mesi per un allevatore

Chiesti 8 mesi per un allevatore

Il pm Enrico Cinella Della Porta, ha chiesto oggi una condanna a 8 mesi, nel corso dell’udienza in abbreviato, davanti al gup Laura Russo, per l’allevatore di Chiusanico, Alessandro G., accusato di omicidio colposo per la morte dell’insegnante di 44 anni, Silvia Crosetto, originaria di Moncalieri (Torino). La donna è deceduta, il 14 luglio del 2018 a Cesio, all’altezza del Passo del Ginestro, a causa di un toro lasciato incustodito. Tuttavia, non sarebbe stata aggredita dall’animale, ma sarebbe scivolata in una scarpata, per lo spavento, probabilmente alla vista del toro che voleva caricarla.

La difesa chiede l'assoluzione

Trattandosi, dunque, di ipotesi, gli avvocati della difesa - Carlo Fossati e Serena Pilati - hanno chiesto l’assoluzione dell’allevatore, perché il fatto non sussiste. Secondo i due legali, infatti, sarebbero plausibili diverse ipotesi alternative sulla morte dell’insegnante e nessuna esclude l’altra. A partire dall’investimento da parte di un "pirata", eventualità per la quale sembrano propendere anche i periti. Inoltre, potrebbe essere salita sopra la strada per motivi che non si conoscono ed essere scivolata nella scarpata.

Secondo l’accusa: la donna avrebbe incrociato il toro sulla strada, mentre si trovava a bordo della propria auto. Sarebbe scesa per accompagnare il toro sopra la strada, ma successivamente qualcosa l'avrebbe spaventata, facendola cadere nel dirupo. A detta della difesa: “L’unica cosa certa e sulla quale convergono i periti, è che la donna non sia stata colpita dal toro (quest'ultimo visto aggirarsi in zona da alcuni testimoni, ndr)”. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 31 marzo per le repliche e la sentenza.La difesa chiede l'assoluzione