Il battaglione "nazista"

La foto dei militari Azov con la svastica è vera? Potrebbe essere un fake

Sembrerebbe ritoccata, ma da uno dei militari in posa nel famigerato scatto che ritrae il temuto Battaglione.

La foto dei militari Azov con la svastica è vera? Potrebbe essere un fake
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In questi giorni, con i militari del Battaglione Azov impegnati nella difesa di Mariupol dalle forze russe, circola sul web la foto -assunta all'onore delle cronache come testimonianza della vocazione neonazista dell'unità della Guardia Civile Ucraina - che ritrae alcuni soldati in posa accanto alla bandiera della Nato, allo stendardo del battaglione e ad un vessillo con svastica. Ma lo scatto è vero? A riguardo, persistono forti dubbi, anche se, a modificarla, sarebbe stato uno dei soldati in posa.

La foto è stata probabilmente ritoccata, proprio sulla svastica

Sono almeno due i siti di debunking - che si occupano di smascherare le fake news - ad aver concentrato la lente di ingrandimento sopra il famigerato scatto (StopFake e Facta.news). Entrambi i siti sono concordi nel ritenere la foto quasi certamente ritoccata digitalmente nel dettaglio più sensibile: la grande svastica (sull'emblema della Goiventù Hitleriana) che campeggia insieme alla bandiera della Nato e al vessillo dell'unità militare Azov. L'immagine, è stata "passata" sotto il filtro di Fotoforensic per verificare la presenza di "interventi" umani: e sì, l'area con la svastica appare decisamente più nitida rispetto al resto dei dettagli. E' importante?

Sostanzialmente Fotoforensic evidenzia le zone che in uno scatto hanno diversi livelli di compressione: se la foto non è stata modificata, non dovrebbero esserci differenze. Secondo entrambi gli smascheratori di bufale, è un forte indizio di manomissione dello scatto originale. StopFake aggiunge un dettaglio: la bandiera in questione, con svastica e strisce rosse e bianche, è in commercio negli USA, ma presenta un riquadro nero intorno alla croce uncinata che nella foto Azov non compare. Suggerisce inoltre (ma sono supposizioni) che la somiglianza del vessillo con l'emblema austriaco e la forte infiltrazione straniera tra le fila del battaglione spieghino il resto: la bandiera dell'Austria modificata ad hoc.

Il risultato della sovrapposizione

La storia dello scatto "nazista" del battaglione Azov

la storia più "gustosa" la confezione Facta. Lo scatto è modificato? parrebbe di sì, ma da uno dei soldati. Nello specifico da Oleg Pyenya che, all'epoca della prima pubblicazione effettuata da lui stesso, si era auto identificato come  la seconda persona in alto a destra (quello che imbraccia il fucile). Il militare ha pubblicato lo scatto in un suo post sul social network russo VKontakte (Vk), il 18 novembre del 2014, impegnato nelle operazioni nel Donbass. Il post, poi rimosso, è accompagnato da numerosi altri "contributi" che rimandano all'immaginario nazista e fascista. Secondo Facta, sarebbe stato proprio lui ad aggiungere la svastica nella bandiera, per chiare motivazioni ideologiche, all'epoca dell'immissione nel web dello scatto.

 

I rimandi neonazisti del battaglione

Il battaglione - successivamente regolarizzato dalle gerarchie militari ucraine - nasce come unità di volontari civili impegnati nella guerra a bassa intensità contro i separatisti del Donbass (insieme ad altre quattro formazioni, Aidar, Dnepr2, Dnepr3 e Donbass), a partire dl 2014, raccogliendo una grande partecipazione da nazionalisti e militanti di estrema destra non solo dall'Ucraina, ma da tutto il mondo. Oltre alla foto in oggetto (e numerosi altri scatti che ritrarrebbero presunti membri del battaglione in atteggiamenti inequivocabili che rimandano agli orrori del nazifascismo), anche la simbologia del battaglione è sotto "inchiesta". Wikipedia identifica il simbolo del battaglione come il Wolfsangel, "trappola per lupi", un antico simbolo runico per difendersi dai predatori, ripreso dal nazismo (prima della svastica) e da alcune unità delle SS durante l'invasione dell'URSS. Ma non è tutto: sullo sfondo del vessillo campeggia lo Schwarze Sonne (sole nero), una serie di svastiche iscritte in un cerchio. Un altro simbolo runico ripreso dal misticismo nazista. Sempre Wikipedia riporta che secondo le autorità ucraine il 70-80% dei membri del battaglione sarebbe politicamente neutro e StopFake aggiunge che anche se anche tutti i 900 soldati fossero nazisti, si tratterebbe dello 0,5% dell'esercito ucraino "Un po' come dire che Cuneo è una città neofascista perché CasaPound, alle amministrative, ha superato l'1%". Sempre secondo StopFake, il Wolfsangel sarebbero in realtà una I e una N sovrapposte, che significherebbero Idea Natsia (Idea Nazione in ucraino).

 

le accuse crimini di guerra

Ciò non toglie che la fama del Battaglione Azov sia temibile, da Wikipedia:

Amnesty International, dopo un incontro avvenuto l'8 settembre 2014 tra il segretario generale di Amnesty Salil Shetty con il primo ministro Arsenij Jacenjuk, ha chiesto al governo ucraino di porre fine agli abusi e ai crimini di guerra commessi dai battaglioni di volontari che operano unitamente alle forze armate di Kiev. Il Governo ucraino ha aperto un'inchiesta ufficiale al riguardo, dichiarando che non risultano indagati ufficiali o soldati del battaglione "Azov". Nel 2016 un rapporto dell'OSCE ritiene il battaglione "Azov" responsabile dell'uccisione di massa di prigionieri, di occultamento di cadaveri nelle fosse comuni e dell'uso sistematico di tecniche di tortura fisica e psicologica.

 

 

 

 

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