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La prima tappa del Campionato Mondiale di Enduro nel nostro ponente ligure

Dal 31 marzo al 2 aprile Taggia, Sanremo, Terzorio e Cipressa ospiteranno la prima tappa del Campionato Mondiale

La prima tappa del Campionato Mondiale di Enduro nel nostro ponente ligure
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Tutto pronto per l'appuntamento di enduro che rimarrà negli annali dello sport ponentino

Dal 31 marzo al 2 aprile Taggia, Sanremo, Terzorio e Cipressa ospiteranno la prima tappa del Campionato Mondiale di Enduro

Si avvicina giorno dopo giorno un fine settimana destinato a fare la storia del mondo motoristico locale e, in particolare, del Moto Club Sanremo. Dal 31 marzo al 2 aprile Taggia, Sanremo, Terzorio e Cipressa ospiteranno la prima tappa del Campionato Mondiale di Enduro per un appuntamento destinato a rimanere negli annali dello sport ponentino.
Tra lungomare ed entroterra si daranno appuntamento i campioni del circus mondiale, pronti per iniziare il campionato che prenderà il via proprio dalla prima tappa italiana.
Un momento storico per il Moto Club Sanremo, chiamato a organizzare per la prima volta un appuntamento iridato.
Grande l’emozione per il presidente Danilo Benza che, nel pieno dei preparativi, si è raccontato tra aspettative, soddisfazione personale e un importante annuncio per il futuro del Moto Club.

 

Che cosa significa per il Moto Club Sanremo organizzare una tappa del Mondiale di Enduro?

È il top che si possa desiderare, più di quello non si può fare. È il massimo. Per uno come me, che ha la prima tessera datata 1965 ed è andato sempre crescendo prima come pilota, poi come segretario e poi come presidente da oltre 25 anni, raggiungere questo obiettivo è una soddisfazione e un vanto per il Club. I commenti li lasceremo alla fine. Abbiamo iniziato a organizzarlo a marzo dell’anno scorso, non dimentichiamo che è un evento che due anni fa a Spoleto ha portato 35 mila persone.

 

Avrebbe mai immaginato di raggiungere un simile traguardo?

Era il mio obiettivo, arrivare a organizzare un Campionato del Mondo per il prestigio del Moto Club, non tanto per me. Ancora oggi mi sveglio la notte pensando a quello che abbiamo da fare. Sono tre mesi che non lavoro per me, ma per il Moto Club a tempo pieno.

Che cosa si aspetta dalla manifestazione?
Mi auguro che vada bene per il prestigio del Moto Club, in Italia non ci sono molti Club in grado di organizzare questo tipo di evento. Mi aspetto che venga tanta gente, che abbia un bel successo e che l’organizzazione funzioni bene. Stiamo lavorando per mettere a punto tutti i dettagli. Ci sono sempre idee nuove. Sono contento del gruppo che abbiamo a disposizione nel Moto Club, pochi possono avere così tanta gente e così affiatata.

 

Quali sono i suoi obiettivi dopo la tappa del Mondiale?

La pensione (ride, ndr). Se riuscirò nell’organizzazione del Mondiale sarà l’obiettivo primario della mia storia ed è poi giusto che ci sia un ricambio. Mi farò da parte un po’ per l’età e un po’ perché è giusto che ci sia spazio per i giovani. Io ci sarò sempre per dare una mano e consigli utili per chi mi succederà. In autunno avremo una gara di Campionato Regionale, arriveremo alla fine dell’anno e darò le dimissioni. È giusto che ci sia un ricambio in un Moto Club che in quasi 100 anni ha avuto solo tre presidenti.

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