"Le istituzioni si impegnino per la sicurezza sul lavoro"
Il discorso del vice presidente del Consiglio regionale Armando Sanna ( PD) in occasione della festa del Lavoro
Il Vicepresidente del Consiglio regionale, Armando Sanna, ( Partito Democratico) ha espresso, in occasione del Primo Maggio, festa dei lavoratori, un augurio all'operaio Ansaldo ferito lo scorso febbraio sul lavoro, in ospedale da allora e ha lanciato un appello affinché le istituzioni si impegnino per garantire la sicurezza sul lavoro, affrontare il precariato e promuovere le pari opportunità.
Sicurezza sul lavoro "Basta vittime innocenti"
«Il primo pensiero, in questa giornata così importante per la nostra Repubblica, va all'operaio dell'Ansaldo di 36 anni rimasto ferito lo scorso febbraio e ancora in ospedale. A lui va il mio più caloroso augurio di pronta guarigione. Garantire a tutti le condizioni di sicurezza adeguate sul posto di lavoro deve essere una delle priorità di questo Paese, che non deve più piangere vittime innocenti. Questa festa avrà un senso più compiuto quando il lavoro non sarà più povero e precario, quando non ci saranno più morti e infortuni, quando tornerà a viaggiare l'ascensore sociale, quando tutti avranno le stesse opportunità e possibilità, quando una mamma non dovrà scegliere tra lavoro e famiglia, quando gli stipendi saranno gli stessi tra uomini e donne, quando le buste paga non saranno tartassate». Lo dice il vicepresidente del Consiglio regionale ligure, Armando Sanna, in occasione della Festa del Primo Maggio.
«Il nostro impegno come rappresentanti delle istituzioni, tuttavia - continua Sanna - non è solo mettere in evidenza ciò che non va ma comporta anche un'azione positiva di cambiamento. Penso che vada dedicata particolare attenzione ad alcuni temi dell'attuale confronto politico che riguardano il mondo del lavoro, come il salario minimo che pone una linea di demarcazione netta tra lavoro e sfruttamento, o la lotta al precariato attraverso una limitazione e una migliore regolamentazione dei contratti a termine con un patto tra imprese e sindacati».
"Io credo nel popolo italiano"
«Ricordo infine - conclude il vicepresidente - le parole di Sandro Pertini, un faro per chi come me amministra la cosa pubblica: "Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo". Buon primo maggio a tutti»