La tragedia il 14 agosto 2018

Liguria ricorda i 43 morti nel crollo di Ponte Morandi

Oggi la commemorazione degli automobilisti morti nella tragedia del 14 agosto 2018, quando il viadotto precipitò nel Polcevera.

Liguria ricorda i 43 morti nel crollo di Ponte Morandi
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"Siamo qua per non dimenticare e per questo abbiamo messo la prima pietra del Memoriale che sarà al centro di un grande recupero di quest'area. I memoriali servono ad archiviare brutti ricordi del passato, a sublimarli, a consegnarli alla storia per continuare a vivere. È umano. Ma questo è un sentimento che oggi non possiamo provare: quel memoriale deve ricordarci tutti i giorni quello che abbiamo passato, deve ricordarci quali sono i doveri di ciascuno di noi il dovere di ciascuno di noi e prima di tutto il dovere di giustizia nei confronti delle 43 vittime e dei loro familiari". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenuto oggi durante la cerimonia commemorativa a tre anni dal crollo di Ponte Morandi avvenuto il 14 agosto 2018.

 

"Sono passati 3 anni"

"Sono passati tre anni da quel terribile 14 agosto del 2018 - aggiunge Toti - sembra passato tantissimo tempo, sono stati tre anni intensi e complicatissimi in cui abbiamo affrontato anche il Covid. Ma allo stesso modo sembra che sia passato pochissimo tempo: attraversando il capannone in cui si trovano le rovine sotto sequestro della magistratura ho avuto l'impressione che fossero passati pochi istanti da quella tragedia, nonostante da allora siano trascorsi tanti altri momenti dolorosi". "Oggi comincia il processo - prosegue il governatore - e mi auguro che, in nome di quel dovere di giustizia che in uno stato come il nostro è anche bisogno di verità, cali silenzio dell'aula in cui la legge è uguale per tutti e parlano i magistrati checringrazio per lo straordinario lavoro fatto dino ad oggi senza polemiche e senza i cattivi consiglieri del passato.
Dobbiamo ricordarci, ogni volta che stiamo in coda in autostrada, noi a maggior ragione, del Ponte Morandi, di quella mattina e di chi ha perso vita: mettere in sicurezza nostra strade e autostrade - sottolinea Toti - è un dovere che, per la memoria delle 43 vittime e di quella mattina, dobbiamo a noi stessi e a tutti coloro che su quelle infrastrutture passeranno in futuro. Dobbiamo farlo con il minor disagio possibile ma è un dovere assoluto dire oggi a noi stessi che non accadrà mai più e che faremo tutto possibile perchè non accada mai più".

 

 

"Tenere gli occhi bene aperti"

"L'anno scorso avevo concluso il mio intervento ricordando 2 frasi: 'mai più', perchè mai dovrebbe succeredere quello che è accaduto a Genova, e 'sempre così', ringraziando la struttura commissariale e chi ha partecipato alla ricostruzione che credo abbia ridato fiducia al Paese, aiutando la nostra citta e questa regione ad affrontare le disgrazie successive con un altro spirito. Oggi - conclude il presidente della Regione Liguria - dico che quel memoriale deve aiutarci tutti a tenere gli occhi bene aperti, anzi spalancati su quelli che sono i nostri doveri, senza archiviare il dolore in uno stupendo mausoleo ma, passandoci dentro ogni volta, ricordare che ogni funzionario e ogni cittadino ha doveri precisi per far sì che nessun'altra comunità si ritrovi in un giorno qualsiasi dell'anno a ricordare, come noi oggi, qualcosa che non doveva accadere".

 

Hanno partecipato alla commemorazione presso la Radura della Memoria anche gli assessori regionali alla Protezione Civile e Infrastrutture Giacomo Giampedrone, all'Edilizia e Urbanistica Marco Scajola e ai Trasporti e Occupazione Gianni Berrino

 

"Non sarà mai un giorno normale"

“Il 14 agosto non sarà mai una giornata normale, porteremo sempre nel nostro cuore il ricordo di una tragedia immensa che ha colpito Genova, la Liguria, l’Italia intera.” afferma l’assessore Scajola, che prosegue: “Ricorderemo sempre le 43 vittime, le loro famiglie, i 567 sfollati, una terra ferita che ha saputo rimboccarsi le maniche e rialzare la testa, con tenacia, cuore e impegno. Anche oggi una grande emozione e commozione, sia fatta presto giustizia, per le vittime e per tutta la nostra comunità".

 

" Costruire un paese sicuro è il modo migliore per onorare le vittime"

“La tragedia del Ponte Morandi ha lasciato una cicatrice indelebile nel cuore di ognuno di noi. Nel ricordo delle 43 vittime di quel tragico crollo continua una giusta battaglia di verità: pretendere giustizia, non sommaria, è un atto dovuto alle vittime, ai familiari e al Paese. Quella tragedia, che vede nel nuovo ponte San Giorgio un’immagine di rinascita e ripartenza, non deve far abbassare la guardia da un pericolo ben più grave: la Liguria e l’Italia sono ancora ostaggio di infrastrutture obsolete e mai completate. Costruire un Paese più sicuro è il miglior modo per onorare il ricordo di chi ha perso la vita nel crollo del ponte Morandi”.

Lo dichiara in una nota Giorgio Mulè, Sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia.

 

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