Migranti: alleggerimenti e più forze dell'ordine, ecco le strategie di contenimento dei flussi
"L'obiettivo è di individuare non tanto una struttura, ma un modulo flessibile di transitorietà per evitare bivacchi a Ventimiglia".

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"La prospettiva che vogliamo è semplice e dovrà essere sintetizzata in documento, che le parti istituzionali qui presenti si sono impegnate a realizzare quanto prima. L'obiettivo è di individuare non tanto una struttura, ma un modulo flessibile di transitorietà per evitare bivacchi a Ventimiglia".
Lo ha dichiarato il prefetto Michele Di Bari, a capo della delegazione del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del ministero dell'Interno, al termine del vertice che si è tenuto nel pomeriggio, in Prefettura a Imperia, per affrontare la questione migranti a Ventimiglia. Le strategie che saranno adottate dal ministero per contenere i flussi verranno comunicate nei prossimi giorni, in quanto oggi sono state raccolte le istanze delle singole istituzioni, ma si parla di: alleggerire il centro di accoglienza del Parco Roya, dove sono presenti quarantadue stranieri; incrementare la presenza di forze dell'ordine in città, organizzare nuovi pullman dei migranti respinti dalla Francia per potarli nei centri di espulsione oppure in quelli di accoglienza, qualora vogliano presentare domanda di asilo politico e, in ultimo, impedire l'arrivo di nuovi migranti al confine.
"E ciò non riguarda soltanto la permanenza di migranti a Ventimiglia - ha aggiunto Di Bari, riferendosi al modulo flessibile di transitorietà - quanto i controlli incrementati e resi efficienti attraverso un modulo che vede impegnate le tre di polizia. A fine settembre ci rivedremo di nuovo, nel frattempo speriamo che la situazione Covid si affievolisca, per alleggerire completamente la struttura del Parco Roya". In merito al futuro del Parco Roya non si è parlato di chiusura, ma la volontà, al momento è quella di "alleggerire" la struttura, impendendo nuovi ingressi, come già disposto dal Prefetto di Imperia, Alberto Intini, per motivi di ordine sanitario".
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