Milano Sanremo, la premiazione di Van der Poel e Lorena Wiebes
Sul palco di via Roma il sindaco Alessandro Mager, Sindoni, Il Grande e Urbano Cairo

Le parole del Sindaco Mager











Un finale da urlo della Milano Sanremo
"Tadej Pogačar ha attaccato sulla Cipressa. Un’azione memorabile, di quelle “termonucleari” che che sa fare solo lui - sottolineano gli organizzatori della Milano Sanremo - Anzi no, non solo lui, anche Mathieu Van der Poel e Filippo Ganna, che hanno seguito la pazzia del campione del mondo e insieme a lui hanno fatto sembrare una salita di 5,6 km al 4,1% un scalata dolomitica, con corridori sparsi lungo tutti i tornanti. Il record di scalata è stato disintegrato… dati ufficiosi parlano di 8’55”. Il muro dei 9 minuti è stato abbattuto.
Quando poi si son lanciati in discesa i tre fuoriclasse avevano già 45” su tutti gli avversari e non ci sono stati tatticismi. Non c’è stato bisogno di parlarsi, hanno trovato subito un accordo comune, testa bassa e pedalare, almeno fino al Poggio. Dopo 100 metri di salita Tadej ha attaccato di nuovo e Ganna ha ceduto qualche metro, non Van der Poel, che è rimasto francobollato alla ruota dell’avversario nonostante i continui affondi dello sloveno. Anzi, l’olandese, quasi per dimostrare che ne aveva ancora, ha provato a partire in contropiede in vista della discesa, con la mossa che lo aveva portato a vincere due anni fa, ma stavolta Pogačar non si è fatto sorprendere.
Una manciata di secondi più indietro si godeva la scena (si fa per dire) Ganna, che si conosce bene e rientrava del suo passo proprio in fondo alla discesa, in vista dell’ultimo chilometro. La Milano-Sanremo 2025 si è decisa con una volata a 3, una volata regale tra tre stelle di questo sport: ha vinto Van der Poel, davanti a Ganna e davanti a Pogačar, che deve rimandare ancora il tanto inseguito trionfo alla Classicissima. Per come si è sviluppata, per gli interpreti che l’hanno animata e per l’epilogo, di questa Milano-Sanremo continueremo a parlarne per decenni.
Così come parleremo della Sanremo Women, tornata in calendario dopo 20 anni di assenza. Tutte le big della disciplina si sono affrontate tra i Capi, la Cipressa e il Poggio, con scatti, controscatti e azioni fulminee. Elisa Longo Borghini ha cullato per qualche minuto il colpaccio: scattata a due chilometri da Via Roma, è stata ripresa a 100 metri dall’arrivo, a volata già lanciata.
Ad alzare le braccia al cielo è stata anche in questo caso un’olandese, la campionessa europea Lorena Wiebes (SD Worx-Protime) che, pilotata alla perfezione dalla campionessa del mondo Lotte Kopecky, ha infilzato in uno sprint con 13 atlete la leggenda Marianne Vos (Visma | Lease a Bike), che per poco non aggiungeva anche questa corsa al suo infinito palmares, e la svizzera Noemi Rüegg (EF Education-Oatly). È arrivata la Primavera, ed è arrivato uno spettacolo senza precedenti. Ci vediamo il prossimo anno!".