Oltre 570mila euro dalla Regione per le misure "Gravissima Disabilità" e "Meglio a casa"
Soldi che vanno ad aggiungersi ai 21 milioni di euro e 2 milioni di euro già stanziati da Regione Liguria a valere sul Fondo per la non autosufficienza.
Finanziamenti dalla Regione per il Sociale
Regione Liguria, su richiesta dell’assessore alle Politiche Sociali Massimo Nicolò, ha assegnato ai Comuni capofila di conferenza dei sindaci di ASL i relativi budget integrativi per l'annualità 2024 per le misure "Gravissima Disabilità" e "Meglio a Casa" per ulteriori 478.000 euro e 100.000 euro,
reLa misura “Gravissima disabilità” è riservata a soggetti, compresi i minori, in condizione di disabilità gravissima, beneficiarie dell'indennità di accompagnamento. La misura stessa si concretizza in interventi a sostegno della domiciliarita, sulla base di una valutazione multidimensionale e un Piano Individualizzato di Assistenza (PIA), finalizzate all'acquisto di servizi di cura e assistenza domiciliare o fornitura degli stessi da parte dei familiari.
Le risorse messe a disposizione sono finalizzate alla copertura dei costi di rilevanza sociale dell'assistenza sociosanitaria e non sono sostitutivi di prestazioni e servizi, ma aggiuntivi e complementari, a quelli sanitari. È previsto un contributo per l'assistenza indiretta fino ad un massimo di 1.200 euro.
La misura “Meglio a Casa” consiste nell'attivazione di prestazioni di assistenza tutelare temporanea a domicilio del paziente fragile in dimissione protetta gratuitamente per la durata di un mese, attraverso l'assunzione da parte del paziente stesso di un assistente familiare.
“Con questo provvedimento vengono rifinanziati i progetti già in essere per i cittadini liguri non autosufficienti e le loro famiglie, che continueranno a beneficiare di un importante contributo economico e di un sostegno alla domiciliarità - spiega l’assessore alle Politiche Sociali Massimo Nicolò -. Si tratta di servizi che hanno come obiettivo quello di promuovere la continuità e la qualità di vita a domicilio e nel contesto sociale di appartenenza delle persone non autosufficienti”.