Online il quarto numero di Suppì dedicato alla Pasqua
Non dire quattro se non l’hai nel sacco
La pandemia ancora in corso ha cambiato e cambierà il nostro modo di vivere.
è la frase che si sente di più in questo periodo, recitata come un mantra ad esorcizzare cifre e dati che dovrebbero darci la dimensione planetaria dell’emergenza.
Non ho elementi per valutare la veridicità di questa affermazione, ma di sicuro una certezza ci è stata tolta. Una certezza che ci arriva dall’esperienza popolare, fatta di modi di dire e proverbi.
Il popolare detto: Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi è stato totalmente annullato, soffocato, sbriciolato, vanificato nonostante la centenaria origine.
Non so quanto i nostri lettori al di fuori dell’Italia riescano a comprendere la tragedia.
Una frase ricorrente, che ci dava una certezza sin dal Natale iniettando una dose di coraggio nel sopportare anche i parenti serpenti che ci invadono puntualmente gli spazi vitali a fine anno trasformando spesso le feste in convivenze forzate.
Quest’anno Pasqua in quarantena. Con chi c’è. E bisogna aver culo. Già che ci siete, passate qualche minuto con noi. Portiamo il riso.
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