Ordinanza Sindacale a Pornassio: "sicurezza e comunità prima di tutto"
"L'ordinanza è stata adottata ,per un solo motivo: tutelare la sicurezza del transito su una strada che, senza ombra di dubbio, non è idonea ad essere percorsa da mezzi di grandi dimensioni."
L'ordinanza sindacale che limita il transito dei tir di grandi dimensioni nella zona di competenza del Comune di Pornassio lungo la Statale 28 ha scatenato una serie di reazioni e interventi da parte di vari attori, tra cui cittadini, forze sindacali, enti economici e figure politiche. Il Sindaco, in risposta a queste reazioni, ha sottolineato il suo impegno nel garantire la sicurezza e l'incolumità dei cittadini come priorità assoluta.
La risposta del Sindaco in merito all'ordinanza sindacale
"A fronte di un generalizzato e diffuso apprezzamento espressomi da parte di cittadini, - ha affermato il sindaco Vittorio Adolfo-non solo di Pornassio, ma anche di comuni vicini, di comuni rivieraschi e del basso Piemonte, mi sono state anche rappresentate preoccupazioni e mi sono stati chiesti confronti ed incontri. Naturalmente, da parte mia, vi è il rispetto per le idee di tutti, se espresse in modo civile, e vi è la massima disponibilità all'incontro ed al confronto. Deve però essere chiaro un punto fermo: la vita, la sicurezza e la tutela dell'incolumità dei cittadini del nostro territorio vengono prima di tutto e, quale Sindaco, è mio preciso dovere tutelarle. Dopo mesi di appelli inascoltati e di drammi sfiorati solo per buona sorte,l'ordinanza è stata adottata, previo confronto con le massime autorità locali dello Stato, per un solo motivo: tutelare la sicurezza del transito su una strada che, senza ombra di dubbio, non è idonea ad essere percorsa da mezzi di grandi dimensioni. Mezzi che, per inciso, sono, per la stragrande maggioranza dei casi, stranieri, di mero passaggio e che percorrono la statale 28 solo per risparmiare qualche decina di euro, evitando l'autostrada Torino - Savona. La vita e la sicurezza della nostra comunità -conclude il Sindaco-vale più di qualche decina di euro. Detto questo, ribadisco: la mia porta è aperta a chiunque voglia confrontarsi, ma avendo chiaro che logiche economiche o politiche non prevarranno mai sull'interesse della comunità che mi onoro di rappresentare."