Ordinanza sui gatti randagi a Pigna, Stefani: "Servono fatti concreti oltre alle sanzioni"
"Proponiamo che l’amministrazione comunale si faccia promotrice di azioni concrete e non meramente sanzionatorie"

Sulla nuova ordinanza del sindaco di Pigna, in materia di igiene e gestione dei gatti randagi interviene la capogruppo di minoranza, Patrizia Stefani.
Il testo dell'intervento della consigliera di opposizione
Desidero esprimere alcune osservazioni in merito all’ordinanza sindacale firmata in data 5 agosto 2025, relativa al divieto assoluto di abbandono di cibo e materiali per i gatti randagi, nonché all’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi dopo ogni eventuale somministrazione.
Premetto che condividiamo pienamente la necessità di garantire la pulizia, il decoro urbano e la tutela della salute pubblica, temi che dovrebbero sempre unire maggioranza e minoranza nell'interesse del paese.
Tuttavia, alla luce delle dichiarazioni del Sindaco stesso, rilasciate in data 3 agosto, in cui si affermava che un’ordinanza simile risulta già essere in vigore da diverse consiliature, ci permettiamo di chiedere quale sia stata l’effettiva motivazione che ha portato alla redazione e firma di un nuovo provvedimento, anziché a un semplice richiamo o aggiornamento della normativa preesistente.
A questo proposito, segnaliamo che la precedente ordinanza citata non è stata ancora visionata, pur avendone formalmente richiesto l’accesso. Sarà utile e opportuno, anche per una più corretta valutazione da parte del Consiglio e dei cittadini, poter prenderne visione.
Riteniamo fondamentale non criminalizzare l’attività di chi si prende cura degli animali randagi, spesso sopperendo a carenze strutturali con senso civico e spirito volontario. L’amore per gli animali, tuttavia, non deve e non può andare in contrasto con le regole di convivenza civile e il rispetto degli spazi pubblici.
Per questo motivo, proponiamo che l’amministrazione comunale si faccia promotrice di azioni concrete e non meramente sanzionatorie, come ad esempio: l'inserimento a bilancio di fondi destinati all’acquisto di antiparassitari (fiale antipulci e dispositivi simili), da distribuire attraverso associazioni e volontari iscritti; individuazione di aree controllate per l’alimentazione delle colonie feline, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e del decoro urbano; collaborazione con i servizi veterinari ASL per la sterilizzazione, il controllo sanitario e l’identificazione degli animali randagi, come previsto dalla Legge 281/1991.
Inoltre, chiediamo che l’Amministrazione avvii una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini, per favorire comportamenti responsabili e condivisi, evitando il ricorso esclusivo a misure punitive che rischiano di colpire chi, in buona fede, si prende cura del territorio e degli animali che lo abitano.
Ribadiamo la nostra disponibilità al confronto e alla collaborazione, con l’unico obiettivo di tutelare il nostro paese, l’ambiente in cui viviamo e gli esseri viventi che lo popolano. Pulizia e decoro sono valori irrinunciabili, ma devono andare di pari passo con il senso di umanità, legalità e rispetto reciproco.
Patrizia Stefani