Si ritorna in zona Arancione. Ok agli spostamenti nelle seconde case anche fuori Regione
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Dalla mezzanotte è scattata la nuova fascia per gran parte dell'Italia, Liguria compresa. Tutti in zona arancione. Ma vediamo cosa si può o non fare. Di sicuro la notizia più sconcertante è l'ok agli spostamenti nelle seconde case anche fuori Regione, anche se su questo resa
Il nuovo Dpcm permette di recarsi nelle seconde case anche fuori Regione. Il testo, infatti, disciplina che "è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione" e, a dispetto del decreto sulle misure per le festività natalizie non è specificato il divieto degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione. Resta, per ogni altro tipo di spostamento che non sia per motivi di necessità, lavoro, studio o salute, il divieto di spostarsi in un'altra Regione.
Spostamenti
In zona arancione gli spostamenti sono consentiti solo all'interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22. Gli spostamenti fuori dal proprio Comune o dalla propria Regione saranno consentiti solo in casi giustificati, per motivi di lavoro, salute o necessità, per i quali servirà l'autocertificazione. In tutta Italia resta il divieto di uscita notturna dalle 22 alle 5: anche per gli spostamenti in questi orari sarà quindi necessaria l'autocertificazione. È sempre permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Nelle zone arancioni, chi vive in un Comune fino a 5mila abitanti può spostarsi liberamente, tra le 5 e le 22, entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra regione o provincia autonoma), con il divieto però di recarsi in capoluoghi di provincia. Sono consentite, solo nel territorio comunale, le visite ad amici e parenti, una sola volta al giorno, e con il limite massimo di due persone (esclusi i minori di 14 anni).
Bar, ristoranti e negozi
In zona arancione bar e ristoranti possono aprire solo per effettuare servizio d'asporto o consegna a domicilio. Il nuovo dpcm ha poi aggiunto una nuova restrizione: l'asporto dai bar sarà possibile fino alle 18, e quindi da quell'ora in poi gli esercenti possono lavorare solo con servizio di consegna a domicilio. L’ingresso e la permanenza in bar e ristoranti da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali. I negozi al dettaglio sono aperti, mentre per quanto riguarda i centri commerciali, possono restare aperti dal lunedì al venerdì, e devono chiudere nei weekend, nei festivi e prefestivi. L'apertura dei negozi è consentita fino alle 21.
Scuola
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