Silurata da Forza Italia, ora invita al voto di protesta: "Scrivete Riolfo sulla scheda elettorale"
"Andate a votare e scrivete sulla vostra scheda elettorale Riolfo. Saprò così se varrà la pena continuare a fare politica"
“Che siate uno dieci o cento, il 27 e 28 ottobre andate a votare e scrivete sulla vostra scheda elettorale Riolfo. Saprò così se varrà la pena continuare a fare politica per voi e insieme a voi”.
A scriverlo in un lungo comunicato pubblicato sulla propria pagina Facebook
è la consigliera regionale uscente Mabel Riolfo, che nelle scorse settimane, dopo aver pubblicato e divulgato in giro manifesti, “santini” e altro materiale di propaganda elettorale, inerente la sua candidatura al secondo mandato in Regione Liguria per Forza Italia, ha scoperto che il partito, nel frattempo, aveva scelto di candidare la consigliera comunale di minoranza a Ventimiglia, Cristina D’Andrea (ex Forza Italia, indipendente di area moderata). Tra un passo in avanti da una parte e un dietro front dall’altra, Riolfo si trova ora fuori dalla competizione elettorale ma invita al voto di protesta, scrivendo il suo nome.
Di seguito il suo intervento
Il 27 e 28 ottobre vita Riolfo
Come saprete dai vari giornali online e dalla cronaca locale, non sarò ricandidata alle prossime elezioni regionali.
"Ti sei ritirata?", la gente mi chiede. "No", rispondo.."Non mi hanno ricandidato". "Perché?" "Per logiche di partito".
Cosa vuol dire questo? Vuol dire che voi, cittadini, non avrete la possibilità di potermi votare sulla scheda elettorale perché tra i nomi scelti per le varie liste civiche e dai partiti io non ci sarò.
Ho lavorato bene in questi quattro anni in Regione Liguria? Ho lavorato male? Non potrete mai dirmelo.
So solo che in questi anni ho messo tutto il mio impegno, tutte le mie energie, andando spesso controcorrente, cercando di portare avanti i progetti in cui credevo e difendendo con le unghie e con i denti il mio ponente.
Ho sottoscritto, tra l'altro, 16 proposte di legge, 113 interrogazioni a risposta immediata, 198 ordini del giorno, sono la prima firmataria della proposta di legge sulla parità retributiva tra i sessi, il sostegno dell'imprenditoria femminile e della competenza di qualità delle donne, ho sostenuto strenuamente l'Ospedale Borea di Sanremo e lottato per una migliore coniugazione e distribuzione dei servizi negli ospedali del territorio, ho cercato di realizzare la mia idea di sanità transfrontaliera per permettere un giorno a chi vive in provincia di Imperia di poter andare a curarsi in costa azzurra e viceversa e di migliorare i servizi territoriali di cui tanto i cittadini hanno bisogno.
Infine l'entroterra, con il suo spopolamento, la necessità di sostegno e di risorse e di vicinanza a questi sindaci eroi che tanto ammiro.
Insomma ce l"ho messa tutta.
E avevo deciso di voltare pagina, di fare la mia vita e come tutti i giorni di andare nel mio studio di avvocato, dove mi troverete sempre al lavoro, quando mi dicono che c'e un noto personaggio ventimigliese, con grandi responsabilità amministrative, che va in giro a dare alla gente un mio santino, dicendo di votarmi e ridendo a crepapelle.
E allora io mi chiedo: ma con tutti i problemi che ha Ventimiglia, dal degrado sociale ed economico che oggi la colpisce, alla mancanza di progettualità e visione, possibile che sia tanto divertente ridere delle miserie altrui? È come sparare sulla Croce Rossa, ammazzare un morto che cammina. Che soddisfazione c'è ad affossare e deridere gli altri ed in particolar modo la sottoscritta?
Ritengo ovviamente la mia esclusione dalle liste un atto assolutamente ingiusto, non lo accetto ma lo subisco..e lo avrei subito in silenzio..
Ma visto che circola, il mio santino lo posto io..insieme al mio operato in Regione Liguria.
E vi dico di più: se avete apprezzato il mio operato in Regione, protestate per questa mancanza di democrazia, protestate perché non potete esprimere voi i vostri candidati, protestate perché non potete scegliere voi chi vi deve rappresentare, protestate affinché possano essere domani presenti delle componenti pluraliste e dialoganti all'interno di un partito, affinché le liste non siano solo espressione di un'egemonia imperante che padrona del potere lo distribuisce tra gli amici consenzienti, protestate e fate sentire la vostra voce.
Fabrizio Tenerelli