Sinodo dei vescovi: "Si al sacerdozio per gli sposati". Il vescovo Suetta: "Non è una novità"
L'apertura durante il Sinodo dei vescovi sull'Amazzonia. Una decisione che potrebbe sopperire alla carenza di sacerdoti

L'apertura durante il Sinodo dei vescovi sull'Amazzonia. Una decisione che potrebbe sopperire alla carenza di sacerdoti
Sinodo dei vescovi: "Si al sacerdozio per i diaconi sposati". Il vescovo Suetta: "Non è una novità"
Durante il Sinodo dei vescovi sull'Amazzonia un grande passo avanti è stato fatto dalla Chiesa. Spinti forse dalla preoccupazione di una carenza di preti in varie parti del mondo (Italia inclusa), i vescovi riuniti hanno votato favorevolmente alla possibilità di aprire le porte del sacerdozio ai diaconi che hanno una famiglia e che quindi sono sposati.
Una proposta "moderna" che per poter essere attuata dovrà attendere il benestare di Papa Francesco. Se così fosse ci potranno essere in futuro anche nella nostra Chiesa sacerdoti sposati.
"Quello che deve essere chiaro - spiega il Vescovo Tonino Suetta - è che questo non vuol dire che i preti possono sposarsi. Quello del Sinodo dei Vescovi è una proposta limitata all'Amazzonia, un'area geografica molto ampia che soffre la mancanza di sacerdoti che possano celebrare la Messa. C'è comunque da aggiungere che anche in Italia esiste già una realtà del genere. Si tratta di due chiese Cattoliche a rito orientale, una a Pian degli Albanesi in Sicilia e uno a Longro in Calabria, dove vi sono dei sacerdoti sposati. Il vincolo del celibato per i sacerdoti è presente infatti nella Chiesa Cattolica di rito latino. Un discorso che non vale per i diaconi che invece possono avere già una famiglia"