VERTENZA SINDACALE

Stop a roulette francesi: domani assemblea dei lavoratori del Casinò di Sanremo

I sindacati Dlc-Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom Uil del Casinò di Sanremo hanno indetto per domani un’assemblea retribuita dei lavoratori

Stop a roulette francesi: domani assemblea dei lavoratori del Casinò di Sanremo
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I sindacati chiedono la riapertura della roulette francese

I sindacati Dlc-Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom Uil del Casinò di Sanremo hanno indetto per domani un’assemblea retribuita dei lavoratori, in attesa di essere convocati dal Comune per trovare una soluzione alla decisione di chiudere le roulette francesi dal luned’ì al giovedì compresi, dal 2 novembre scorso. “Abbiamo in tal senso chiesto un incontro immediato con il sindaco Alberto Biancheri, e con l’assessore al bilancio, Massimo Rossano - è scritto in una nota -. In seguito alla decisione unilaterale presa dall’azienda di chiudere le roulette francesi (…) i lavoratori del reparto giochi, tutti, consci del fatto che tale decisione avrebbe danneggiato gravemente la casa da gioco e procurato grave nocumento alle casse del Comune di Sanremo, hanno protestato”.

E proseguono: “La successiva mediazione  politica, a seguito di un incontro con i capigruppo, ha permesso di aprire un tavolo tecnico composto dai quadri aziendali e dalle rappresentanze sindacali al fine di addivenire a soluzioni immediate e condivise e garantire una riorganizzazione mirata al conseguimento di incassi significativi nonché alla razionalizzazione dei costi per il periodo delle feste natalizie”.

"Solo dopo nostri solleciti è stato riaggiornato, tale tavolo, al 30 dicembre, data per noi assolutamente tardiva"

E ancora: “Dal primo incontro durato poco più di un’ora fissato al 6 di dicembre è emersa la volontà da parte dell’azienda di recepire le  proposte delle organizzazioni sindacali per addivenire ad un accordo che coniughi la convivenza, seppur ridotta, dei giochi francesi con i giochi americani, con soluzioni pratiche e facilmente attuabili, dopodiché il tavolo si è interrotto senza più ulteriori comunicazioni. Solo dopo nostri solleciti è stato riaggiornato, tale tavolo, al 30 dicembre, data per noi assolutamente tardiva. Non vorremmo dedurre da questo atteggiamento una mancanza di volontà a risolvere tempestivamente le problematiche di forte impatto economico sull’azienda”.

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