Suicida con un colpo di pistola 40enne della Polizia penitenziaria

Un sovrintendente capo della Polizia penitenziaria, di 48 anni, si è suicidato, verso le 8, con un colpo di pistola alla testa, nella propria auto

Suicida con un colpo di pistola 40enne della Polizia penitenziaria

Polizia penitenziaria

Un sovrintendente capo della Polizia penitenziaria, poco più che quarantenne, si è suicidato, verso le 8, con un colpo di pistola alla tempia, nella propria auto, nei pressi del carcere di Valle Armea, a Sanremo, dove prestava servizio. Ancora imprecisate le ragioni del tragico gesto, che sono al vaglio degli inquirenti.

Stando a quanto ricostruito, l’uomo, che è di origini sarde, è uscito normalmente di casa, in frazione Poggio, per recarsi al lavoro. Quindi, avrebbe detto di essersi dimenticato qualcosa nella propria abitazione, si parla di una chiave e che sarebbe tornato indietro a riprenderla.

E’ così salito in auto e ad una delle prime curve che conducono verso Sanremo, ha accostato, ha estratto la pistola di ordinanza e si è sparato. Impossibile sapere quali ragioni si nascondano all’origine del tragico gesto.

Sembra che soffrisse di gastrite o di altri problemi allo stomaco e che temesse di avere un “brutto” male. Questa situazione potrebbe averlo gettato in un tunnel di sconforto e depressione, tanto da indurlo a togliersi al vita. Un collega avrebbe ricevuto sul telefono un messaggio sospetto e sono così scattate le ricerche, ma l’uomo è stato trovato morto.  Il poliziotto era addetto a una fabbrichetta interna al carcere, nella quale i detenuti preparavano materiali in pvc.

“Un grande uomo, un ottimo poliziotto penitenziario e sindacalista della Uil – dichiara Fabio Pagani, segretario regionale Uil Polizia Penitenziaria -. Siamo davvero molto scossi da questa funesta notizia. Il nostro pensiero corre immediatamente ai familiari cui intendiamo far pervenire i sentimenti del nostro più vivo cordoglio. Ci stringiamo alla famiglia e siamo vicini ai colleghi di Sanremo”. Lascia la moglie e due figlie.