Tommasini interviene sul Dpcm Natale: "Indignato per la mancanza di trasparenza che questo Governo ci riserva ogni volta che gestisce le nostre libertà personali"
Uno sfogo da parte di un normale cittadino che guarda l'Italia anche da lontano.
Tommasini, rappresentante di Sanremo Popolare, rientra dalla Costa d'Avorio e analizza indignato il nuovo DPCM. Uno sfogo da parte di un normale cittadino che guarda l'Italia anche da lontano.
Lo sfogo di Sergio Tommasini
"Sono rientrato dalla Costa d'Avorio (con tanto di doppio Test Covid negativo) e ieri sera, con un certo ritardo, ho assistito all'ennesima presa in giro del Premier Conte che ha declinato il nuovo DPCM. Non è solo indignazione per essere il primo paese per numero di decessi al mondo ma soprattutto per la mancanza di trasparenza che questo Governo ci riserva ogni volta che gestisce le nostre libertà personali in nome del bene comune - scrive indignato Tommasini che prosegue - Ieri sera l'Avvocato del Popolo ha decretato la fine di tante attività commerciali. Non solo perché a Natale si incassa solitamente una parte corposa del fatturato di qualche mese, ma perchè il decreto ristori pari a 645 ml di euro è un'altra bugia di questo governo.
Le casse integrazioni sono nuovamente in ritardo, le mance alle attività commerciali arrivano a singhiozzo e sono insufficienti e nessuno ci chiede scusa per gli errori commessi.
Ieri avrei preferito sentire una pubblica ammenda dove Conte si scusava in primis per le scelte dei mesi passati dove a Ottobre richiamava al sacrificio per salvare il Natale. Oggi ci vuole convincere di avere preso una decisione con un certo anticipo rispetto alle festività. A qualche giorno dal Natale secondo lui i ristoranti e le altre attività connesse al circuito turistico non si erano già organizzate? non avevano fatto i contratti? non avevano fatto la spesa?
Ma come pensano di continuare a prenderci in giro?
Il Premier si è fatto fare un paio di domande su Recovery Fund e Renzi e alla domanda sul primato dei decessi a livello mondiale non ha risposto.
Se alla prima ondata potevamo essere impreparati ad oggi questo non è più concesso.
Alla domanda sulla scuola ha detto che per questo Governo è una priorità. Siamo l'unico paese in EU ad aver chiuso le scuole e pensato ai banchi a rotelle.
Non è possibile che un paese industrializzato come l'Italia sia a questo punto.
Inoltre parla di "vaccine day", affermando che il 27 dicembre inizieranno la vaccinazione di massa non obbligatoria. E quante pensiamo possano essere le persone vaccinate in questi pochi giorni: 5000, 7000 o qualcosa in più.
Questo Governo deve fare un passo indietro. Deve, con senso di responsabilità, lasciare intervenire personalità preparate e credibili che possano tracciare un nuovo percorso serio per uscire da questa crisi e distribuire risorse importanti per fare ripartire il paese."