Toyota "mascherata" da Ferrari nei minimi dettagli, 26enne nei guai
La vettura fermata per un controllo dalla Guardia di Finanza. Poi la sorpresa e il sequestro del mezzo

L'arte dell'arrangiarsi a volte torna utile, altre, invece, rischia di attirare guai. Soprattutto nel caso in cui tra il sogno di mettersi alla guida di una Ferrari e l'idea -non priva di fantasia- di modificare una Toyota per renderla del tutto somigliante a un modello del Cavallino Rampante, si frappongono i militari della Guardia di Finanza. A un giovane piemontese lo scherzo è costato una denuncia e il sequestro del veicolo da parte della Guardia di Finanza. Una falsa Ferrari F 430 costruita ‘artigianalmente’. Chissà se l'obiettivo finale fosse sfoggiarla accanto alle vetture di prestigio nel parking del Casinò di Sanremo o di Montecarlo, facendosi accogliere con tutti gli onori dai parcheggiatori del Tempio dell'azzardo.
Sotto la scocca la vera auto: una Toyota
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Asti hanno sequestrato la ‘falsa’ Ferrari F430, costruita ‘artigianalmente’ a un 26enne astigiano, fermato nei giorni scorsi da una pattuglia del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Asti nel corso di un controllo del territorio a contrasto dei traffici illeciti lungo le vie cittadine.
In realtà si trattava di una Toyota MR Coupè
La vettura a seguito degli accertamenti svolti, è risultata essere una Toyota MR Coupè, trasformata nella carrozzeria e negli accessori esterni per renderla del tutto somigliante a una Ferrari F430: stemmi, loghi e parti meccaniche originali della casa di costruzione, come cerchi, pinze freno, cofano anteriore e posteriore, passaruota e volante, infatti, sono stati sostituiti con pezzi apparentemente del tutto uguali a quelli del noto modello sportivo del Cavallino Rampante prodotto dal 2004 al 2009 con design “Pininfarina” dalla prestigiosa fabbrica di auto di lusso di Maranello (MO).
L’auto è stata sequestrata dalle Fiamme Gialle e il proprietario denunciato alla Procura della Repubblica di Asti per l’utilizzo, senza autorizzazione, di marchi di fabbrica registrati.

