RACCOLTA FONDI A SANREMO

Un defibrillatore per ricordare Gabry Sabbatini, morto a 19 anni in un tragico incidente

Una raccolta fondi per acquistare un defibrillatore in memoria di Gabriele Sabbatini, sanremese, morto all’età di 19 anni

Un defibrillatore per ricordare Gabry Sabbatini, morto a 19 anni in un tragico incidente
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Una raccolta fondi per acquistare un defibrillatore in memoria di Gabriele Sabbatini, sanremese, morto all’età di 19 anni, il 24 luglio del 2015. A dieci anni dalla ua scomparsa, gli amici hanno voluto ricordarlo così.

Il 24 luglio 2015 Sanremo ha perso un sorriso gentile

un’anima luminosa, un ragazzo con tutta la vita davanti: Gabriele Sabattini, per tutti Gabry o Saba. Aveva solo 19 anni, aveva appena terminato la maturità a Sanremo presso l’IIS C. Colombo, indirizzo Geometri, ed era pronto per affrontare l’università con entusiasmo: il suo sogno era diventare ingegnere.

Gabry era un gigante buono, con i capelli ricci e biondi, una presenza solare e un cuore grande. Gentile, attento, sempre pronto ad aiutare gli altri. Aveva una passione speciale per la musica: suonava, cantava e componeva.

Insieme ad alcuni compagni dell’istituto

aveva vinto una borsa di studio che gli aveva permesso di trascorrere una settimana in Inghilterra, un riconoscimento del suo impegno e delle sue capacità. Con la sua scuola aveva anche partecipato ad un concorso promosso da Libera in collaborazione con il MIUR realizzando un video musicale dal titolo “Oggi è un gran giorno” per sensibilizzare sul tema dell’uso delle droghe. Gabry ne ha composto la musica originale ed è stato una delle voci e, insieme ai suoi compagni, uno degli attori. Il video ha ricevuto un importante riconoscimento, premiando il valore del messaggio e la forza espressiva dei ragazzi.

In seguito alla sua scomparsa, i colleghi di mamma Simona, dipendente del Comune di Sanremo, hanno organizzato una prima raccolta fondi in sua memoria. Con il ricavato è stata acquistata e donata alla sua scuola una lavagna multimediale, oggi installata nell’aula di disegno a lui intitolata: un gesto che lega per sempre Gabry ai luoghi in cui ha studiato, sognato e lasciato un segno.

In questi anni, il suo ricordo ha continuato a vivere non solo nelle persone, ma anche nella musica che amava. Due eventi in sua memoria – uno a Sanremo, l’altro a Vignola, il paese in cui era cresciuto da piccolo e dove tornava sempre con piacere – sono stati organizzati per celebrarlo proprio attraverso la musica, il linguaggio che più gli somigliava. Anche lì, tanti amici lo ricordano ancora con affetto e partecipazione.

Gabry è stato travolto, mentre stava svoltando

con la sua moto in Corso Mazzini a Sanremo, da una macchina che, intenta a sorpassare, viaggiava nella corsia opposta a più di 100 km/h (50 km/h in più del limite). Un tratto di strada dove purtroppo, nel tempo, si sono susseguiti altri incidenti gravi, spesso legati proprio all’alta velocità.

Da allora, ogni 24 luglio, amici, professori e mamma Simona con Fabio, si ritrovano per una cena in suo ricordo e poi si recano sul luogo dell’incidente. È un momento intimo, pieno della sua energia, della sua spensieratezza e della luce che sapeva portare nella vita di chi lo circondava. Ma quest’anno, nel decennale della sua scomparsa, tutti coloro che conoscevano, stimavano e amavano Gabry hanno sentito il bisogno di fare qualcosa in più. Non solo per ricordarlo, ma per trasformare il dolore in speranza, il ricordo in dono.

La mamma di Gabry, Simona Panico

ha così fatto partire una raccolta fondi su GoFundMe “In memoria di Gabry: un defibrillatore per Sanremo”, con l’obiettivo di donare un defibrillatore alla Città di Sanremo, da collocare in uno spazio pubblico, accessibile e utile a tutti. Un gesto che salva vite, nato da una tragedia, per continuare a donare nel nome di chi non c’è più, ma vive ancora.

Il giorno del funerale, un cartello fuori dalla chiesa diceva: “Gabry, la tua luce non si è spenta quella notte.” E quella luce continua a brillare: una stella porta il suo nome, regalata a sua mamma, simbolo di una presenza che non si spegne mai.

Gabry vive ancora. Nei suoi gesti, nella musica che ha lasciato, nei sorrisi che ha fatto nascere, nelle vite che potrà ancora toccare. Vive ogni volta che scegliamo la gentilezza, ogni volta che ricordiamo con amore, ogni volta che aiutiamo qualcuno. Il defibrillatore sarà un aiuto concreto per tutti: un gesto nato per Gabry, ma che potrà salvare altre vite. Per Gabry. Per tutti noi.

F.T.

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