Un "flash mob" in acqua a 8 gradi per difendere il rio Carne di Pigna
Protagonista è Gabriele "Kipewa" Di Costanzo, esperto in meditazione del freddo
Un bagno di un quarto d'ora nelle acque gelide del rio Carne (8 gradi), a Pigna, in val Nervia, per sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto e alla salvaguardia di un luogo tra i più suggestivi delle nostre vallate, ma che da anni è al centro di un contenzioso riguardante il progetto di realizzarvi una centrale idroelettrica.
Protagonista di questo singolare flash mob, che a terra ha visto la partecipazione anche di altri sostenitori del comitato Amici del Rio Carne, è Gabriele “Kipewa” Di Costanzo, 68 anni, di Sanremo, esperto in meditazione del freddo. Perché la scelta di compiere questa impresa proprio sul rio Carne?
“Perché è un posto sacro - afferma Gabriele -. Già un paio di anni fa mi cimentai nella stessa performance, con cui voglio ribadire la necessità di salvaguardare questo corso d’acqua”. Tra i presenti anche il sindaco del piccolo centro, Roberto Trutalli e Simona Lanza tra i responsabili del Comitato.