LA SORPRESA

"Una manna il bonus vacanza per gli alberghi che lo accettavano": +1240% di clienti

Super affari per hotel e B&B che accettavano clienti con il bonus vacanze, favoriti anche dal fatto che solo il 10% delle strutture abilitate hanno colto l'occasione

"Una manna il bonus vacanza per gli alberghi che lo accettavano": +1240%  di clienti
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La risposta timida (anzi, timidissima) degli hotel italiani rispetto all'opportunità del Bonus Vacanza varato dal governo per aiutare le famiglie in difficoltà a godersi ugualmente le ferie a costi assai ridotti (fino a 500 euro per famiglia), è stata al contrario una vera e propria manna dal cielo per quelle strutture che lo hanno accettato, pari ad appena il 10% delle strutture che rientravano nei paramentri previsti dal governo. Queste strutture hanno avuto un incremento di richieste di prenotazioni di oltre il mille per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E' quanto riporta in una nota  "Bed-and-Breakfast.it" che ha preso in esame il periodo di luglio-agosto 2020: "le strutture che hanno deciso di accettare il Bonus Vacanze - si legge - hanno riscontrato un aumento di richieste pari a +1.240%".

Allo stesso tempo le prenotazioni provenienti dalle OTA (Booking, Expedia, Airbnb), per le strutture che accettavano il Bonus Vacanze, sono diminuite del 20%, dimostrazione che il Bonus ha permesso di disintermediare (permettendo di chiudere le disponibilità sulle OTA) le costose commissioni a favore di un contatto e di una trattativa diretta tra Gestore e Viaggiatore.

"Per tutte le strutture che invece non hanno accettato - o non potevano accettare - il Bonus Vacanze - aggiunge Bed-and-Breakfast.it -  si è comunque assistito ad un incremento di richieste pari al 30% circa rispetto allo stesso periodo del 2019".

Il mare, la Campania  e in parte la Calabria la parte del leone

Il Mare e la Campania hanno fatto la parte del leone. Cali drastici nelle grandi città d’arte e a sorpresa la Calabria, con Scalea e Isola di Capo Rizzuto, entra tra le località più richieste in assoluto.

Nei mesi di luglio e agosto, quindi, l’Italiano non ha rinunciato al viaggio. Il numero di richieste così eccessivo per le strutture che accettavano il bonus e in aumento anche per quelle che non lo accettavano può essere spiegato dai seguenti fatti:

1) Ristretto numero di strutture che accettavano il Bonus rispetto al numero di Viaggiatori che l’hanno richiesto.

2) Contrazione dell’offerta, considerando che molte strutture hanno deciso di non aprire per limitare il rischio Covid.

Il Bonus Vacanze ha assolto allo scopo di promuovere il turismo nazionale

Il Bonus Vacanze, quindi, ha sicuramente assolto allo scopo di promuovere il turismo nazionale nei mesi di luglio e agosto, ma è stato accettato solo da una platea minima rispetto a quella possibile; poco più del 10% del totale delle strutture che potevano hanno deciso di accettarlo. Per queste è stata sicuramente una manna dal cielo.

Tuttavia, per diventare un vero e proprio motore di ristoro, disintermediazione dalle commissioni delle OTA e destagionalizzazione per tutto il settore turistico deve essere sbrogliato dall’eccessiva burocrazia e deve essere esteso anche al settore extralberghiero non imprenditoriale, che è la maggioranza e la cui esclusione è uno sfregio alla libera concorrenza.

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