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Ventimiglia al ballottaggio: lo scontro politico ora è sul telelavoro per i frontalieri a Monaco

A Ventimiglia, in vista del ballottaggio tra Di Muro e Sismondini, lo scontro politico si sposta sul telelavoro per i frontalieri

Ventimiglia al ballottaggio: lo scontro politico ora è sul telelavoro per i frontalieri a Monaco
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Lo scontro politico e sul telelavoro per i frontalieri a Monaco

Questa mattina la commissione Esteri a Palazzo Madama ha dato il via libera al ddl di ratifica a mia prima firma finalizzato a tutelare i frontalieri italiani che lavorano nel Principato di Monaco in materia di telelavoro”.

Lo annuncia il senatore Alessandro Alfieri, capogruppo Pd in commissione Esteri a Palazzo Madama. E aggiunge: “Il ddl, al cui testo ha contribuito anche il nostro consigliere regionale, Enrico Ioculano, prevede una modifica della Convenzione generale di sicurezza sociale con il Principato di Monaco che permetterà ai frontalieri italiani che lavorano nel Principato di vedersi riconosciuto il diritto al telelavoro a condizione che almeno un terzo dell’orario di lavoro settimanale continui a svolgersi nel locale del datore di lavoro”.

Sollecita la replica di Roberto Parodi, segretario dei Frontalieri Autonomi Intemeli

e candidato sindaco alle comunali di Ventimiglia (che si è apparentato con il candidato di centrodestra, Flavio Di Muro, in vista del ballottaggio di domenica e lunedì prossimi): “Resto esterrefatto nell’apprendere, che a tre giorni del voto il Pd presenta un ddl per la ratifica del telelavoro con il principato di Monaco. La settimana scorsa abbiamo visto approvare un testo che regolamenta il telelavoro con la Svizzera e nulla sul principato di Monaco”.

"Si corre ai ripari, buttando fumo negli occhi solo a scopo elettorale"

Prosegue Parodi: “Si corre ai ripari, buttando fumo negli occhi solo a scopo elettorale con questo ddl che non ha nessun effetto legislativo fino a che non abbia superato l'iter parlamentare. Devo dire che un altro ddl in fase avanzata c'è già a firma del Senatore Gianni Berrino e non sventolato come una bandierina per qualche voto ma nella consapevolezza che necessita i suoi tempi per l’approvazione".

Conclude Parodi: “Voglio ricordare, che sono due anni che aspettiamo questa ratifica e che il Partito Democratico aveva tutto il tempo per approvare la ratifica tanto più che il ministro del lavoro, Andrea Orlando, era proprio il loro e si poteva intervenire anche per decreto". 

Fabrizio Tenerelli

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