A Sanremo il mitico veliero Tirrenia II, una storia lunga 110 anni
Il benvenuto dello Yacht Club Sanremo con i vertici del sodalizio e gli armatori Alessandra Della Betta, torinese, e Luigi Spaggiari di Milano
Ha fatto tappa a Sanremo prima di riprendere il mare, destinazione Costa Azzurra, una delle imbarcazioni più iconiche a livello mondiale per gli amanti dei velieri storici: Tirrenia II, imbarcazione a vela in legno costruita 110 anni fa nei mitici cantieri H.R. Stevens di Southampton, in Inghilterra, su progetto dello yacht designer britannico Frederick Shepherd.
L'ultimo restauro del Tirrenia II nel 2019 con i nuovi armatori
Tirrenia II è stata completamente ristrutturata cinque anni fa dai nuovi proprietari, gli armatori Alessandra Della Betta, torinese, e Luigi Spaggiari di Milano, che lo avevano acquistato all’asta tre anni prima, nel 2016. Nel cantiere Francesco Del Carlo di Viareggio, nel giugno 2019, il varo della splendida signora del mare, un ketch aurico lungo 18,54 metri e largo 3,85. Questi ultimi lavori sono stati eseguiti con la consulenza dell’esperto fiorentino Enrico ‘Chicco’ Zaccagni.
Il passaggio sanremese del Tirrenia II, organizzato e promosso dall’imprenditore Lazzaro Garella, amico dei due armatori e del comandante della super barca, l’esperta Lucia Pozzo (skipper torinese autrice di grandi traversate e apprezzata scrittrice di libri sulla vela) è stato accolto con un piccolo rinfresco lunedì sera allo Yacht Club Sanremo, alla presenza del vice presidente Gianni Boiolo, dello stesso Garella, della presidente del Circolo velico Capo Verde, Gina Zaoli, dalla digital manager dello yacht club Raffaella Ramondetti. L’indomani la barca è salpata per Beaulieu, per poi raggiungere Porquerolles, nell’archipelago di Hyères.
Tirrenia II, una storia nata 110 anni fa
Il Tirrenia II, come indicato nel Registro Navale dell’epoca, viene varata in Inghilterra nel 1914 con il nome di Sapho II per Jean A. Valaoritis, deceduto poco tempo dopo.
L’anno successivo ne diventa proprietario Alex C. Carapanos, ministro di Grecia a Roma, che cambia il nome in Dodoni. Nel 1924 la acquista al Pireo il nobiluomo Cav. Guido Fiorentino, presidente della sede napoletana del Regio Yacht Club Italiano, che si inventa la Coppa Tirrenia, assegnata annualmente, fino al 1939, all’imbarcazione che avesse compiuto la più lunga crociera in Mediterraneo. Nel febbraio 1925 Fiorentino rinomina la barca Tirrenia II.
Tra il 1975 e il 1981 appartiene a Peter Ball, reverendo in pensione della Marina inglese che la tiene a Montecarlo, poi fino al 1989 naviga con il norvegese Peter Jespersen, che percorre oltre 20.000 miglia di mare svolgendo crociere scuola e charter tra il nord Europa, i Caraibi e il Venezuela. Qui, tramite il broker inglese David East, la acquista Gianni Loffredo, storico ex presidente dell’AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca).
Tra il 1991 e il 1992, dopo averla trasferita in Mediterraneo su una nave cargo, Loffredo ne affida il restauro integrale al cantiere Pitacco, Luxich e Ferluga di Muggia, vicino a Trieste, sotto la direzione lavori del grande progettista triestino Carlo Sciarrelli, che considerava Tirrenia II una barca “dotata di anima”.
Varata il 4 luglio 1993, fino al 2009 ha partecipato a innumerevoli eventi e regate in tutto il Mediterraneo, tra cui anche il raduno di Vele d’epoca di Imperia e l’Argentario Sailing Week di Porto Santo Stefano.
Andrea Moggio