Ventimiglia

Ad Antonella Iannucci la Stella di Bronzo al Merito Sportivo

Una benemerenza che sottolinea ancora una volta il valore dell’operato dello Judo Club Ventimiglia, fondato nel 1971 e incessantemente attivo e impegnato nell’attività sportiva a ogni livello

Ad Antonella Iannucci la Stella di Bronzo al Merito Sportivo
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Il Presidente dello Judo Club Ventimiglia Antonella Iannucci è stata insignita dal CONI della Stella di Bronzo al Merito Sportivo a riconoscimento della instancabile e meritoria opera svolta nella doppia veste di Dirigente Sportivo e Insegnante Tecnico federale di Judo a partire dal 1996, anno in cui, seppur giovanissima, assunse la guida dell’Associazione Sportiva.

Antonella Iannucci insignita della Stella di Bronzo al Merito Sportivo

Una grandissima soddisfazione che riconosce e premia l’impegno quotidiano, la passione e i sacrifici affrontati ma anche la competenza e la professionalità del Presidente, coinvolta a 360° nel mondo dello Sport e dello Judo in particolare.

Una benemerenza che sottolinea ancora una volta il valore dell’operato dello Judo Club Ventimiglia, fondato nel 1971 e incessantemente attivo e impegnato nell’attività sportiva a ogni livello.

Il Presidente Antonella Iannucci ha così commentato l’assegnazione della benemerenza: “Onorata e felice, reputo la Stella al Merito un punto fermo dal quale continuare con sempre maggiore slancio e non certamente un punto di arrivo. Ringrazio il CONI per la fiducia accordatami e tutti gli amici e le amiche che hanno condiviso la mia gioia. Dedico il premio in primis alla mia famiglia: mio padre Rocco, mia madre Rosa e mia sorella Katya. Una famiglia nella quale io e mia sorella siamo cresciute a “pane e judo” e nella quale i nostri genitori ci hanno insegnato i valori della lealtà e della correttezza, il significato dell’impegno tenace e del duro lavoro per raggiungere i propri obiettivi e a non arrendersi davanti alle difficoltà e, non da ultimo, la passione per lo Sport che è diventato parte fondamentale nella realizzazione del nostro percorso di vita professionale.

"Ringrazio, ovviamente, anche tutti gli atleti e le atlete e le loro famiglie, che mi hanno accompagnato in questo avvincente viaggio fatto della quotidianità della palestra ma anche di lunghe trasferte in tutta Italia e in tutta Europa, grazie ai quali e alle quali ho acquisito una grandissima esperienza e vissuto indimenticabili momenti ed emozioni.

"Infine, un pensiero speciale a tutte le colleghe donne che, come me, ricoprono un ruolo dirigenziale o tecnico nell’ambito di una disciplina sportiva come il judo, uno sport a prevalenza maschile. La mia speranza è che in futuro potremo essere sempre più numerose per abbattere i pregiudizi che, purtroppo, ancora oggi dilagano. Con coraggio, preparazione professionale, competenza e solidarietà potremo far vedere il nostro valore e ottenerne il giusto riconoscimento”.

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