Riceviamo una lettera da parte dei residenti della zona Villetta di Sanremo che ieri mattina si sono svegliati con una antenna di 30 metri installata nella loro zona
Installata antenna di 30 metri a insaputa dei residenti
Gentile Redazione,
desideriamo denunciare pubblicamente, l’ennesimo tentativo, purtroppo riuscito, col quale la salute dei cittadini e il loro diritto a vivere in un ambiente salubre e circondati da un paesaggio il meno antropizzato possibile, sono venuti meno. Tenuti all’oscuro da tutto, i residenti di Strada Villetta, strada che, dalla omonima Chiesa, cara a tantissimi sanremesi e a tanti turisti, degrada verso il mare affacciandosi, nelle giornate di sole, nella bellezza della nostra costa locale, da ieri saranno costretti a convivere con una nuova antenna che servirà a una, alquanto oscura, infrastruttura di telecomunicazioni. Nottetempo, nella giornata di mercoledì 29 ottobre 2025, aprendo la finestra di casa, noi residenti ci siamo ritrovati una antenna per le telecomunicazioni, di proprietà di una società satellite di TIM, di altezza di almeno 30 metri, che svetta nel cielo, deturpando la visuale e violando il paesaggio di questa porzione della Città, che, fino ad oggi, si è cercato di tutelare, mettendo, inoltre, potenzialmente in pericolo la salute di giovani, adulti ed anziani, che abitano la collina.
Siamo arrabbiati e delusi, non solo per lo scempio testimoniato dalle immagini che alleghiamo, in grado di dimostrare, più di ogni parola, la gravità di questa situazione, ma anche per il fatto che tale installazione non è stata condivisa con nessuno dei residenti. Siamo delusi sia con un privato che ha consentito che tale antenna potesse trovare dimora in un terreno messo a disposizione, sia con tutte le Istituzioni locali preposte all’autorizzazione di tale installazione. Ci domandiamo se, prima di rilasciare l’autorizzazione, sia stata fatta una necessaria ed approfondita valutazione dell’interesse pubblico, per il quale entrano in gioco non solo ed esclusivamente l’istanza del privato ad ottenere l’infrastruttura ma anche e soprattutto il diritto della collettività locale alla tutela della salute e la tutela del paesaggio. Ci chiediamo se qualcuno tra gli organi politici (sindaco, assessori, consiglieri) abbia a cuore la Villetta e il suo splendido territorio, dal momento che siamo a Sanremo, città di Italo Calvino, il quale, già nel 1963, ebbe modo di denunciare, con il romanzo-manifesto “La Speculazione Edilizia”, quanto oggi sta accadendo: la mano invisibile dei potentati imprenditoriali sul paesaggio, sulla natura, che possono soccombere a favore della speculazione, non solo edilizia, ma anche finanziaria, finalizzata al raggiungimento degli interessi dei singoli. Ci chiediamo se, prima di rilasciare le dovute autorizzazioni, le Istituzioni locali abbiano verificato la rispondenza del progetto non solo con tutta la normativa di riferimento (ad esempio, codice del paesaggio, D. Lgs. 42/2004, regolamento paesaggistico comunale, regolamento edilizio comunale) ma soprattutto con l’articolo 9 della Costituzione Italiana: “La Repubblica tutela il paesaggio della Nazione” e con l’articolo 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.
Ancora una volta, ha vinto la legge del più forte, del formalmente corretto, della “speculazione edilizia”? Ancora una volta, come nel caso dei pescatori di Porto Vecchio, il paesaggio locale, la cura e la tutela del territorio, la tutela della salute dei cittadini e dei residenti, si arenano agli interessi degli speculatori?
Un gruppo di residenti e cittadini di Strada Villetta nel Comune di Sanremo
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