Appello del Partito Democratico al Commissario Castiglioni sull'Aurelia Bis di Imperia
"Del tutto irragionevole portare avanti un progetto vecchio di oltre dieci anni che contiene ancora gravi criticità che potrebbero comportare contestazioni e rallentamenti all’iter di approvazione e realizzazione dell’opera”.
Il Partito Democratico (PD) ha inviato una lettera al Commissario Castiglioni riguardo all'Aurelia Bis di Imperia, esprimendo preoccupazioni riguardo al progetto attuale. Il consigliere regionale Enrico Ioculano, il segretario e consigliere provinciale Cristian Quesada, insieme al capogruppo comunale PD Edoardo Verda, hanno sottolineato la necessità di rivedere il progetto, poiché lo ritengono datato e soggetto a fondamentali modifiche per ridurre impatti e costi.
Ecco il contenuto della lettera riguardo l'Aurelia Bis
Pur riconoscendo l'importanza del progetto, la lettera esprime la convinzione che sia: "Del tutto irragionevole portare avanti un progetto vecchio di oltre dieci anni che contiene ancora gravi criticità che potrebbero comportare contestazioni e rallentamenti all’iter di approvazione e realizzazione dell’opera”.
Viene in particolare contestata la validità delle approvazioni e dei pareri risalenti al 2012: gli esponenti PD sottolineano come “il parere regionale della valutazione di impatto ambientale e quelli paesaggistici, sia della Soprintendenza sia della Regione,
siano scaduti e non abbiano pertanto più alcun valore”.Verda, Quesada e Ioculano chiedono inoltre che siano confermati i pareri regionali del 2012, come “nel caso dell’attraversamento del torrente Prino che la Regione aveva evidenziato come perfettamente inutile” mentre “per l’attraversamento di località Oliveto si spera invece che gli enti preposti alla tutela del territorio adottino una posizione più rigorosa, imponendo la cancellazione dell’attraversamento in viadotto a mezza costa”.
Secondo i rappresentanti PD “è indispensabile individuare già in sede di progetto i siti di conferimento delle terre e rocce da scavo, una carenza del vecchio progetto che lo rende inattuale: anche le procedure di carattere espropriativo dovranno essere
ripresentate, ripartendo da zero. Il progetto è invecchiato anche dal punto di vista tecnico”.
La normativa europea sulla sicurezza delle gallerie “impone che i tunnel di lunghezza superiore ai 500 metri abbiano uscite intermedie che il vecchio progetto non contemplava: sarà quindi necessario trovare lo sbocco a queste uscite di sicurezza o rivedere la lunghezza delle gallerie e con esse parte del tracciato”.
Gli esponenti invitano a prendere in considerazione le proposte dei comitati sorti ai Piani e a Oliveto : “Il nostro atteggiamento nei confronti della Aurelia Bis è molto positivo ma riteniamo che sia fondamentale inserire modifiche che non inficiano in
alcun modo il percorso approvativo e contribuiscono invece a contenere i costi. Questione non da poco visto che il finanziamento per ora, nonostante i molti annunci, non è stato accordato”.
La lettera si chiude presentando le proposte di modifica, che includono l'eliminazione dell'attraversamento del Torrente Prino ritenuto eccessivo e che porterebbe a una riduzione dei costi del primo lotto. Inoltre, si propone una revisione completa dell'attraversamento in località Oliveto, con l'eliminazione del viadotto a mezza costa e la sua sostituzione con una rotatoria a quota più bassa. Infine, si suggerisce di riesaminare il tracciato o di riprogettare le gallerie con una lunghezza superiore ai 500 metri.