"Autostrade da incubo, turismo in ginocchio": Confesercenti lancia l’allarme e propone una class action
Ventimiglia, Genova, Savona, Torino, Cuneo. Da qualsiasi direzione la si guardi, la Liguria è diventata una trappola per i turisti

Ventimiglia, Genova, Savona, Torino, Cuneo. Da qualsiasi direzione la si guardi, la Liguria è diventata una trappola per i turisti. A lanciare l’allarme è Confesercenti che denuncia come “la posizione di frontiera della Riviera dei Fiori, un tempo punto di forza per la nostra economia, sia oggi diventata un tappo, un bouchon, a causa della nuova barriera autostradale di Ventimiglia e delle croniche criticità della rete ligure”.
Un “doppio danno”, secondo l'associazione di categoria, che colpisce sia chi arriva dalla Francia verso Genova, sia chi si sposta da Savona verso la Francia e la Spagna. “I cugini francesi – si legge nella nota – sono stremati: giorno dopo giorno si allontanano, scoraggiati da code chilometriche e disagi continui”.
E non va meglio sul fronte nord. Il collegamento Cuneo-Torino-mare, preferito per anni dai turisti piemontesi, è compromesso dalla chiusura del tunnel del Tenda e dalle condizioni “da terzo mondo” della vecchia autostrada Torino-Savona. A ciò si sommano i postumi della tragedia del Ponte Morandi e gli interminabili lavori sulla A10. “Siamo diventati virali – sottolinea ancora l'associazione – ma per le immagini delle code infinite, dei tir in fila sui viadotti, delle nostre città trasformate in località irraggiungibili”.
Parole dure anche da Massimino Maurizio, di Assohotel Confesercenti: “Bene hanno fatto Sindoni e Gazzola a denunciare una situazione insostenibile. I cantieri e il traffico hanno causato danni economici diretti, allontanato turisti e danneggiato l’intera reputazione della Liguria come meta accogliente e raggiungibile”.
Da qui, la proposta: chiedere ristori alle concessionarie. “Questo è un vero tsunami commerciale – incalza Domenico Alessi, presidente cittadino di Confesercenti – e davanti a questi danni servono risarcimenti. Confesercenti è pronta a sostenere una class action insieme alle altre associazioni di categoria e con il sostegno dei Comuni”.