UN CASO NAZIONALE

Autovelox non omologato a Porra, Cassazione invita il Comune a rinunciare ai ricorsi

Nei mesi scorsi, il Comune aveva proposto una ventina di ricorsi per Cassazione contro altrettante sentenze del tribunale di Imperia

Autovelox non omologato a Porra, Cassazione invita il Comune a rinunciare ai ricorsi

La Cassazione ha proposto al Comune di Ventimiglia di rinunciare ai ricorsi presentati contro le sentenze del tribunale di Imperia per il caso dell’autovelox di Porra.

Lo annuncia Globoconsumatori in una nota

ribattuta dall’agenzia Ansa – con la quale esprime massima soddisfazione, per la tesi promossa, a partire dal 2012, sulla mancanza di omologazione degli strumenti di rilevamento della velocità.

Nei mesi scorsi, infatti, l’amministrazione aveva proposto una ventina di ricorsi per Cassazione contro altrettante sentenze del tribunale di Imperia, che avevano confermato gli annullamenti – disposti dal giudice di Pace di Sanremo – dei verbali comminati con l’impiego di autovelox non omologati. Tutti i sanzionati si sono così costituiti davanti alla Suprema Corte, sottolineando che quest’ultima si era già pronunciata più volte – una decina solo nell’ultimo anno – stabilendo che l’approvazione degli autovelox non equivale all’omologazione.

Evidentemente – si legge nella nota – la Cassazione non ha mutato avviso e, infatti, ha adottato la procedura accelerata prevista dall’articolo 380 bis del codice di procedura civile, valutando manifestamente infondati i primi otto ricorsi”.

Ora il Comune ha quaranta giorni di tempo

per decidere, se chiedere che i ricorsi vengano comunque decisi. In caso contrario quest’ultimi si considereranno rinunciati e la Cassazione ne dichiarerà l’estinzione ai sensi dell’articolo 391 del codice di procedura civile.

Il velox di Porra scatenò per Ventimiglia un caso nazionale

non solo per il massiccio numero di contravvenzioni elevate – in una zona tra l’altro senza case o  attraversamenti pedonali e a fronte delle quali il Comune aveva chiesto di portare a 70 chilometri orari (da 50) il limite di velocità – ma anche perché il dispositivo di misurazione della velocità era situato nei pressi del confine e per questo motivo erano stati multati centinaia di automobilisti francesi, che si erano stretti in comitato, creando anche un gruppo Facebook. Il sindaco della città di confine Flavio Di Muro, appresa la notizia afferma che dovrà approfondire la questione per valutare se accettare o meno l’invito.