IL CASO

Colonie feline a Pigna, sindaco firma nuova ordinanza: "Vietato abbandonare cibo e coperte"

E’ vietato l’abbandono “e stallo di qualsiasi materiale (coperte, stracci, cucce, stoffe varie) dedito al ricovero dei randagi

Colonie feline a Pigna, sindaco firma nuova ordinanza: "Vietato abbandonare cibo e coperte"
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Il sindaco di Pigna Roberto Trutalli ha firmato una nuova ordinanza sulla somministrazione di cibo ai gatti, dopo il caso esploso nei giorni corsi sulle colonie feline, che ha diviso in due il paese e l’opinione pubblica.

Non è vietata la somministrazione di cibo

ma si dispone il “divieto di abbandono di cibo e contenitori necessari all'alimentazione di gatti randagi nelle vie del paese e su tutto il territorio comunale”. E’, inoltre, vietato in modo assoluto l’abbandono “e stallo di qualsiasi materiale (coperte, stracci, cucce, stoffe varie, etc.) dedito al ricovero dei gatti randagi - si legge nell’atto - obbligo di ripristinare la pulizia e lo stato dei luoghi al termine di qualunque somministrazione di cibo”.

Il provvedimento è stato adottato

Preso atto delle numerose segnalazioni sull'esistenza in alcune zone del paese di situazioni di degrado a causa della presenza di vari punti di somministrazione di cibo ai gatti randagi”. E poi: “Considerate le continue segnalazioni da parte di cittadini residenti e non, sulla situazione igienico-sanitaria nelle vie del centro storico in particolare; preso atto delle gravissime problematiche igienico-sanitarie riguardanti il proliferare su tutto il territorio comunale della 'siphonaptera', detta comunemente ‘pulce’”.

E naturalmente: “Ritenuto che nell'ambito dell'igiene urbana e sanità pubblica sia rilevate il problema delle deiezioni degli animali ed intuibili le implicazioni igienico-sanitarie, di salute pubblica e di decoro urbano”.

Il rischio, inoltre, è che possano essere abbandonate esche avvelenate

“Considerato che l'ordinanza di divieto di abbandonare cibo e contenitori per alimentare i gatti randagi si rende necessaria in quanto esistono situazioni esasperate che possono diventare un pericolo per gli animali stessi e per tutti i fruitori delle vie comunali, in quanto si incrementa fortemente la possibilità del posizionamento delle esche avvelenate”. Per tutti i trasgressori le multe vanno dai 25 ai 500 euro.

Fabrizio Tenerelli

Foto di Simona da Pixabay

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