Con il "decreto semplificazioni" Ventimiglia abbatte le code agli sportelli
Ecco le novità che attenderanno da gennaio i ventimigliesi alle prese con i documenti
La giunta comunale della Città di Confine, guidata dal sindaco Flavio Di Muro, nell’ottica di un profondo sistema di semplificazione, ha ufficializzato la procedura finora attuata in pochissimi Comuni d'Italia volta a garantire alle persone affette da problemi di salute o disabilità l’ottenimento di tutti i documenti per i quali hanno presentato istanza evitando le code agli sportelli comunali. Ecco i dettagli del "decreto semplificazioni".
A Ventimiglia il "decreto semplificazioni" per ridurre le code agli sportelli
Dal primo Gennaio 2024 sarà infatti possibile accedere più facilmente ai servizi degli sportelli degli Uffici Demografici per il rilascio della carta d’identità, l’autenticazione della firma o la certificazione di esistenza in vita, anche per chi è impossibilitato, per motivi fisici temporanei o permanenti e disabilità, a recarsi presso gli uffici stessi. Si potrà dunque delegare altra persona, ricevere assistenza a domicilio ed anche, nel caso della certificazione di esistenza in vita, indispensabile per i frontalieri per ottenere la pensione dal Principato di Monaco, farsi identificare da remoto tramite videochiamata utilizzando il dispositivo del delegato. Nel comprensorio intemelio vi sono infatti 5.917 pensionati di questo settore, che da tempo attendevano questo provvedimento
Tale servizio è gratuito e l’incaricato del Comune provvederà ad incassare solamente il corrispettivo dei diritti di segreteria e ad applicare il bollo nei casi previsti; si fa presente che questo servizio sarà effettuato nei giorni di martedì e giovedì pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 16.30.
Sarà inoltre possibile, grazie al decreto semplificazioni, usufruire di un “tasso” agevolato di 25 anziché 28 euro per la transizione dalla carta d’identità cartacea a quella elettronica, anche in assenza di necessità di sostituzione per scadenza o smarrimento di quella cartacea. In sostanza, chiunque fosse interessato, potrà richiedere all’anagrafe la nuova C.I.E. anche per l’ottenimento dell’identità digitale (SPID).