Dagli insetti agli scarti alimentari: il cibo del futuro all'Health and Food Festival
Non solo grilli, ma sono già sei i novel food legati agli insetti, autorizzati dall’Unione Europea, e poi i funghi da scarti alimentari
Sanremo - Non solo grilli, ma sono già sei i novel food legati agli insetti, autorizzati dall’Unione Europea e nel futuro dell’alimentazione green troviamo pure i funghi allevati in bioreattori ricavati dagli scarti della produzione alimentare.
E’ quanto emerge dal "Health and Food Festival, il cibo del benessere a Sanremo”
che si è aperto oggi e proseguirà fino a domenica prossima a Villa Nobel, con l’obiettivo di promuovere il binomio inscindibile tra cibo e salute, puntando su una produzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente. “La normativa europea che regola l’utilizzo degli insetti negli alimenti a uso umano ha già autorizzato sei novel food”, afferma Laura Gasco, professore ordinario in Zoocolture dell’Università di Torino, che è tra gli ospiti della tre giorni.
Quattro sono le specie
si va dal verme della farina (tenebrio molitor), che a seconda dell’autorizzazione può essere consumato sia essiccato che macinato, ma sempre inserito nei cibi, alla locusta migratoria. E poi, ci sono il grillo (acheta domesticus) e il verme minore della farina (alphitobius diaperinus).
“L’Ue di recente ha anche accolto il parere positivo dell’Autorità europea della sicurezza alimentare (Efsa, ndr) - prosegue Gasco - per altri due novel food, sempre legati a queste quattro specie”.
Prospettive per il futuro? “Innanzitutto, questi prodotti potrebbero entrare nel mercato ed essere disponibili sui banchi dei supermercati per il consumatore, sotto diverse tipologie di prodotti. Ovviamente non troveremo il grillo o o la larva, ma le loro farine saranno incorporate all’interno di prodotti autorizzati come come cracker, pane o biscotti”.
Ma non finisce qui. “Inoltre, sono allo studio proteine alternative come quelle a cellula singola, prodotte da fermentazione batterica o fungina. Quindi, ci sono funghi allevati in bioreattori su scarti della produzione alimentare, per creare un’economia circolare”.
Insomma, il progetto è quello di creare mico-proteine
partendo dai principi nutritivi, ad esempio, proveniente dagli scarti della verdura. Non mancano, tuttavia, alcuni aspetti da chiarire, che riguardano soprattutto le intolleranze, come sottolinea Gianfranco Trapani, direttore del Centro studi Alfred Nobel, organizzatore del Festival del Cibo e del Benessere a Sanremo e divulgatore nel campo della nutrizione.
“Ben venga un utilizzo di proteine alternative, perché hanno un impatto minore sull’ambiente ecologico del mondo, tuttavia bisogna tenere presente la reazione che questi possono avere sul singolo individuo. Ad esempio, il grillo è stretto parente dei crostacei e di conseguenza chi è allergico a quest’ultimi non può mangiarlo”.
All’apertura del Festival, in rappresentanza di Regione Liguria, c’era l’assessore Marco Scajola
“Siamo qui per parlare ai giovani che saranno presenti a questo convegno. Regione Liguria interviene per illustrare le grandi opportunità che Regione Liguria ha portato avanti e porterò avanti negli anni attraverso il fondo sociale europeo. Molto è già stato investito per fare l’opportunità ai ragazzi di inserirsi nel mondo del lavoro”. Partner dell’evento è l’Università di Genova, oggi rappresentata dal professore Stefano Bonabello del Dipartimento di Scienze politiche internazionali.
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Fabrizio Tenerelli