Naturar e mare

Dalla schiusa delle uova di tartaruga agli avvistamenti di stenelle e altri cetacei. L’anno in numeri dell’associazione Delfini del Ponente

Una stagione intensa, fatta di monitoraggi scientifici, attività di conservazione e divulgazione sul territorio.

Dalla schiusa delle uova di tartaruga agli avvistamenti di stenelle e altri cetacei. L’anno in numeri dell’associazione Delfini del Ponente

Una stagione intensa, fatta di monitoraggi scientifici, attività di conservazione e divulgazione sul territorio.

L’anno in numeri dell’associazione Delfini del Ponente

Una stagione intensa, fatta di monitoraggi scientifici, attività di conservazione e divulgazione sul territorio. È questo il bilancio tracciato dall’associazione Delfini del Ponente, al termine delle attività svolte tra mare e costa nel Ponente ligure.

«Nel corso dell’anno abbiamo effettuato 56 uscite di ricerca, superando le 500 ore di attività in mare e percorrendo oltre 2.000 chilometri», spiegano il presidente Davide Ascheri e la vicepresidente Elena Fontanesi. «Un impegno costante, distribuito in tutte le stagioni».

Tutti gli avvistamenti dell’anno
Durante le attività di monitoraggio sono stati registrati 53 avvistamenti di tursiopi, 32 di stenelle striate, un avvistamento di balenottera comune e uno di capodoglio. Accanto ai cetacei, l’osservazione ha riguardato anche l’avifauna marina. «Abbiamo osservato migliaia di uccelli marini appartenenti a numerose specie: dalle sule alle berte, dalle pulcinelle di mare alle gazze marine, fino a stercorari e sterne, oltre alla presenza in mare di mobule e Caretta caretta».

Prosegue inoltre il lavoro sui tursiopi neonati. «Nel corso di quest’anno abbiamo catalogato sei nuovi neonati», sottolineano. «Dal 2018 sono oltre 60, un dato che conferma come quest’area stia diventando sempre più importante anche per la nascita e la crescita dei piccoli».

La tutela delle tartarughe marine
Importante anche il fronte della tutela delle tartarughe marine. «Quest’anno abbiamo seguito sei nidi direttamente come associazione, in collaborazione con il GLIT», spiegano Ascheri e Fontanesi. «In totale sono state deposte 522 uova, con 494 schiuse, pari a una percentuale di successo del 95%». A questo si aggiunge l’impegno dei volontari: 85 TartaVolontari coinvolti nelle attività di monitoraggio e protezione.

Sul fronte del soccorso, nel corso dell’anno sono state recuperate tre tartarughe marine in difficoltà trasportate successivamente in cura presso l’Acquario di Genova e di cui due già liberate in mare.

Un percorso di ricerca tra stagisti e pubblicazioni scientifiche
Rilevante anche l’aspetto formativo e internazionale del progetto. Il programma Interns 2025 ha coinvolto 25 studenti provenienti da 12 nazioni diverse, con percorsi di durata variabile da una settimana fino a tre mesi, affiancandoli alle attività di ricerca, monitoraggio e divulgazione. Il percorso ha inoltre dato origine a quattro tesi di laurea, a conferma del valore scientifico e accademico dell’esperienza. Inoltre, 4 corsi di formazione specifici sulle tartarughe marine e sull’ornitologia hanno permesso di raggiungere e formare circa 150 persone.

La stagione ha segnato anche un traguardo scientifico importante. «È stato pubblicato il nostro primo articolo scientifico sugli uccelli marini», spiegano, dal titolo Pelagic seabirds in coastal waters of the Western Ligurian Sea: occurrence and seasonality, dedicato agli uccelli marini del Mar Ligure occidentale, e  pubblicato altri 2  articoli in collaborazione con altri centri ed Associazioni, uno sul caso della Balenottera comune “Codamozza” ed un altro sui delfini tursiopi nel Mediterraneo.

L’importanza della divulgazione
Accanto alla ricerca, grande spazio è stato riservato alla divulgazione. «Abbiamo svolto numerosissime attività divulgative grazie alla collaborazione con i Comuni: snorkeling, campi estivi, serate informative, attività con le scuole… crediamo fortemente che la tutela del mare passi prima di tutto dalla conoscenza», concludono Ascheri e Fontanesi.

L’associazione ringrazia infine tutti i partner, i soci e i volontari che hanno sostenuto le attività nel corso dell’anno, contribuendo alla costruzione di una rete sempre più ampia dedicata alla conservazione del Mediterraneo: Transmare SRL, Confindustria Imperia, Sailing Geo, Arimondo Srl, Consorzio Obiettivo Spiagge, Greenet, New Copy Imperia – Centro Servizi Stampa Digitale, FIBA Confesercenti, Confesercenti Imperia, Yacht Club Imperia, Circolo Nautico Sanbart, Nautica Imperia Services, Comune di  Alassio, Comune di Imperia, Museo Navale di Imperia, Comune di Costarainera, Comune di Laigueglia, Comune di San Lorenzo al Mare, Comune di Santo Stefano al Mare, Comune di Riva Ligure, Comune di Taggia, Comune di San Bartolomeo al Mare, Comune di Bordighera, GLIT, CEA – Centro Educazione Ambientale del Comune di Imperia, AERA Associazione Europea Rotary per l’Ambiente.