“È arrivato il nuovo vaccino aggiornato contro Omicron, VACCINIAMOCI!”
"Attendere novembre per disporre di un vaccino ancor meglio adattato alle varianti non garantirebbe un miglior risultato in termini di prevenzione in vista dell’autunno e dell’inverno”.
Nuovo slogan di Regione Liguria e Alisa
Prende il via oggi la nuova campagna informativa di Regione Liguria e Alisa sulla vaccinazione anti-Covid che lancia lo slogan: “È arrivato il nuovo vaccino aggiornato contro Omicron, VACCINIAMOCI!”. Dal 9 settembre scorso è infatti possibile prenotare in tutta la Liguria il nuovo vaccino adattato alla variante omicron, la cui somministrazione è iniziata lunedì 12 settembre. Ad oggi, le prenotazioni (attraverso il portale dedicato, le farmacie o il Cup) sono 7.244, le quarte dosi somministrate sono 3.455.
Ottima risposta dei liguri alla campagna vaccinale
“Il nostro obiettivo – afferma il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità – è che questo messaggio arrivi forte e chiaro a tutte le persone maggiormente esposte ai rischi di complicanze in caso di contagio. Per le persone anziane o per chi ha specifiche patologie tali da rientrare tra gli ultravulnerabili effettuare ora la quarta dose significa mettersi al riparo e in sicurezza nel caso di un’eventuale nuovo rialzo dei contagi che non possiamo escludere si verifichi tra l’autunno e l’inverno. I liguri hanno risposto in modo assolutamente responsabile alla campagna vaccinale ma non dobbiamo pensare che la guerra contro il covid sia definitivamente vinta: la lezione che abbiamo imparato è che i vaccini sono l’unica arma efficace per mettere al riparo i soggetti più fragili dalle forme gravi della malattia e quindi dal ricovero ospedaliero. Questo è importantissimo – conclude il governatore - anche per consentire alle nostre strutture ospedaliere di continuare il grande lavoro in corso per recuperare le prestazioni rimaste arretrate durante la pandemia, riducendo il più possibile i posti letto convertiti per il covid, pur mantenendo sempre una soglia di sicurezza”.
“Sebbene mai come in questo momento abbiamo una bassa pressione in termini di malati in media intensità e in terapia intensiva nei nostri ospedali – spiega Filippo Ansaldi, Direttore Generale di Alisa – non dobbiamo dimenticare che l’anno scorso (pur in una situazione diversa per quadro epidemiologico, per circolazione di varianti e copertura vaccinale) abbiamo assistito in autunno a un notevole aumento della pressione ospedaliera che ha avuto il suo picco nel mese di gennaio. Questo perché dall’autunno la circolazione dei virus respiratori è destinata ad aumentare e, pertanto, anche quella del Covid. Oggi sono a disposizione anche i vaccini adattati alla variante Omicron che possono dare una risposta importante: il vaccino m-RNA (ceppo originale + ceppo BA.1 (la cui somministrazione è iniziata la scorsa settimana) e il vaccino m-RNA.4/5 in arrivo nei prossimi giorni. È molto importante far comprendere che la dose di richiamo con i vaccini adattati determina una buona risposta immunitaria come secondo booster, superiore a quella che avremmo se facessimo la dose booster con i precedenti vaccini.
Inoltre i modelli di pressione ospedaliera in base al tipo di vaccino che può essere effettuato ci confermano che è importante vaccinarsi il prima possibile con il miglior vaccino a disposizione. Attendere novembre per disporre di un vaccino ancor meglio adattato alle varianti non garantirebbe un miglior risultato in termini di prevenzione in vista dell’autunno e dell’inverno”.
“È di fondamentale importanza – sottolinea Matteo Bassetti, coordinatore del Dipartimento interaziendale regionale di Malattie Infettive e direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino - raccomandare alle persone con più di 65 anni e a quelle più giovani con comorbidità di eseguire il richiamo vaccinale il prima possibile. Il vaccino aggiornato sulla variante Omicron 1 è in grado di garantire una protezione anche nei confronti delle altre sottovarianti Omicron. Se quindi si rientra nelle categorie a rischio, non bisogna aspettare. La Clinica di Malattie Infettive rimane stabilmente da ormai 10 giorni Covid free, segno del fatto che i vaccini hanno funzionato nel loro ruolo di evitare ricoveri e forme gravi”.
Vaccini ambivalenti
“A partire dal 9 settembre AIFA ha autorizzato i vaccini bivalenti, altresì denominati “adattati”, (pfizer e moderna) per la terza e quarta dose – commenta la direttrice delle Politiche del Farmaco di Alisa Barbara Rebesco - Tali vaccini contengono, oltre al ceppo originario, anche il ceppo BA1. Poi con comunicato del 14 settembre Aifa ha autorizzato il vaccino Pfizer contenete oltre al ceppo originario, anche i ceppi BA4 e BA5; nello stesso comunicato viene chiarito che ‘secondo il parere della CTS, al momento non ci sono elementi per esprimere un giudizio preferenziale nei confronti dei diversi vaccini bivalenti disponibili (ceppo originario BA.1 e BA.4-5): tutti aumentano la protezione contro diverse varianti e aiutano a mantenere una protezione ottimale contro il Covid19. Anche il vaccino bivalente BA.1, infatti, si è mostrato in grado di indurre, nei confronti della variante BA.5, una risposta anticorpale maggiore rispetto a quella del vaccino originario’. Al momento abbiamo ricevuto 258.460 dosi e sono in consegna nelle prossime settimane ulteriori 82.780 dosi”.
Per quanto riguarda l’andamento della campagna vaccinale, la Liguria risulta sopra la media nazionale: l’82% della popolazione ligure, pari a 1.241.631 persone, risulta aver completato il ciclo primario (81% a livello nazionale) mentre il 69% dei liguri (1.041.605 persone) ha già fatto anche la terza dose (68% a livello nazionale). Anche per quanto riguarda le quarte dosi, la Liguria si posiziona sopra la media nazionale, con il 17,14% della popolazione target coperta dal ‘second booster’ (+0,72% rispetto alla media nazionale).
Si ricorda che possono ricevere la terza dose tutti i liguri over12 con ciclo primario (prima e seconda dose) completato. La quarta dose (second booster) è invece destinata agli gli over60 e alle persone ultravulnerabili. Tra gli under60 possono effettuare la quarta dose solo se appartenenti ad una delle due categorie “personale sanitario” o “in stato di gravidanza” (con autocertificazione). I booster (terza e quarta dose) con i vaccini aggiornati possono essere somministrati, secondo quanto indicato dalla Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), dopo quattro mesi dal ciclo primario (o dalla terza dose).
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