Encomio solenne al soccorritore Zantedeschi: "Ecco come ho salvato il bimbo"
Il soccorritore della Croce Verde Intemelia racconta l’intervento alla Festa della Musica di Vallecrosia

Il Sindaco Fabio Perri, a nome di tutto il Consiglio, ha conferito un encomio solenne a Giovanni Zantedeschi, per il tempestivo intervento con le manovre di disostruzione che ha permesso di salvare un bambino durante la Festa della Musica dello scorso 21 giugno. Un riconoscimento ufficiale è stato inoltre consegnato alla Croce Azzurra - Misericordie di Vallecrosia, per l’impegno quotidiano sul territorio e per il prezioso supporto prestato proprio durante quella giornata.
Zantedeschi: "Ecco come ho salvato il bimbo"
«Ero alla festa con amici e parenti quando a pochi metri di distanza, vicino al banco delle caramelle, ho sentito le grida “sta soffocando” - racconta Zantedeschi - mi sono subito avvicinato e ho visto che il bambino aveva effettivamente difficoltà a respirare».
Con prontezza il soccorritore ha riconosciuto l’emergenza e ha praticato la manovra di Heimlich per disostruire le vie aeree del piccolo.
«Gli ho praticato la manovra a ripetizione poi alla tredicesima volta la caramella è uscita. Nel frattempo il bambino, che prima era cosciente, aveva perso i sensi, probabilmente a causa della carenza di ossigeno».
Una volta liberate le vie aeree, il sanitario ha preso in braccio il piccolo. Giuseppe Tramontana, caposquadra della Croce Azzurra nel frattempo lo aveva raggiunto per fargli strada tra la folla e raggiungere in fretta l’ambulanza della pubblica assistenza vallecrosina. Raggiunti anche da un’automedica i sanitari hanno visitato il bambino che aveva ripreso conoscenza e stava meglio. Fortunatamente non è stato necessario il trasporto del bambino al pronto soccorso che dopo pochi minuti già parlava con la mamma.
«Una volta tornato in piedi il piccolo si è avvicinato a me, gli ho chiesto come si sentisse e lui mi ha risposto: “Mi hai fatto male al pancino ma so che non lo hai fatto apposta”. Gli ho dato il 5 e l’ho salutato».
La prontezza di Giovanni è stata applaudita da quanti erano presenti quella sera e poi il giorno dopo da diverse persone del mondo sanitario e non, tra cui Matteo Amato, vicepresidente delle Misericordie liguri che gli ha dedicato un post di elogio su facebook. «Mi ha chiamato anche il dott. Ferlito ex primario di Medicina d’Urgenza dell’Asl1 per farmi i complimenti» aggiunge Zantedeschi che è diventato in pochi minuti l’eroe intemelio.
Il giorno dopo lo ha contattato la mamma del bimbo per ringraziarlo nuovamente e per aggiornarlo sullo stato di salute del piccolo. La persona giusta al momento giusto.
L'importanza di conoscere le manovre salvavita
«In caso di soffocamento - spiega il soccorritore che è anche istruttore presso la Croce Verde Intemelia - si hanno davvero pochissimi minuti per liberare le vie aeree e scongiurare danni cerebrali o peggio la morte. Per questo motivo è essenziale che quante più persone conoscano la manovra di Heimlich. È stata la prima volta che mi succedeva di dover intervenire in questo modo. Un episodio che non mi scorderò mai e che mi sprona oggi ancora di più a divulgare la conoscenza delle manovre salvavita».
Per Giovanni, che è entrato in Croce Verde a soli 13 anni come volontario, poi assunto nel 2006, salvare le vite è una missione tant’è che è anche membro della Protezione Civile di Bordighera nel ruolo di responsabile sanitario, capo unità. «Incredibile pensare che la sera prima, venerdì, ero in sede a Ventimiglia a tenere un corso alla popolazione proprio su questo tipo di manovre - ancora Zantedeschi che è istruttore certificato esperto proprio in questo tipo di interventi - credo molto nel destino. Dal 2006 tengo lezioni (ideati da OutSphera fot Life di Arco chi cui io sono affiliato) in scuole e a tutti coloro che hanno a che fare con bambini oltre ovviamente alla formazione di volontari per la pubblica assistenza».
Chissà se un giorno il bimbo ricorderà quella sera in cui è stato salvato dallo sconosciuto più esperto che gli potesse capitare.
Samirah Muran