Fontanacota e Ramoino tra le eccellenze del vino ligure premiate da “Untold 2026”
Fontanacota e Ramoino hanno conquistato rispettivamente il titolo di Migliore Azienda a Conduzione Familiare e di Migliore Cantina

La Liguria del vino festeggia due importanti successi nella provincia di Imperia: la cantina Fontanacota di Pornassio e la Ramoino di Sarola hanno conquistato rispettivamente il titolo di Migliore Azienda a Conduzione Familiare e di Migliore Cantina nell’ambito della guida “Untold 2026 – Quello che non è stato ancora detto del vino”, curata dal team editoriale di Decanto.
L’iniziativa, alla sua seconda edizione, premia 71 cantine italiane su oltre 400 selezionate in tutta la Penisola, valorizzando la tipicità regionale, l’identità territoriale e le produzioni autoctone di qualità. La Liguria si è distinta con quattro realtà: oltre a Fontanacota e Ramoino, riconoscimenti anche per A Scià (Migliore Cantina Emergente) e Bisson (Migliore Cantina da Visitare).
La cerimonia di premiazione si è svolta a luglio nella cornice della Costiera Amalfitana, alla presenza del direttore editoriale Andrea Annunziata e del caporedattore Roberto Garofalo. Ai vincitori è stato consegnato un piatto in ceramica vietrese realizzato dal maestro Paolo Salsano, simbolo del legame tra arte, cultura e tradizione.
Per ottenere il titolo di Migliore Azienda a Conduzione Familiare, Fontanacota ha convinto la giuria – composta da un panel di esperti del settore – grazie alla qualità complessiva dei tre vini presentati in degustazione e alla capacità di preservare una gestione interamente familiare, profondamente legata al territorio dell’alta valle Arroscia.
Ramoino, storica realtà di Sarola, ha invece primeggiato nella categoria Migliore Cantina, distinguendosi per l’eccellenza produttiva e l’interpretazione autentica dei vitigni locali, ambasciatori della tradizione enologica imperiese.
Con oltre 600 cantine e 1.800 campioni valutati lo scorso maggio, la guida “Untold 2026” si conferma uno strumento di riferimento per appassionati e operatori, raccontando il vino come espressione culturale e identitaria del territorio.