Eccellenze dalla città dei fiori

Il lago artificiale di Berlusconi a Villa Certosa è "made in Sanremo"

L'intervista ai realizzatori dello specchio d'acquadella prestigiosa residenza sarda del Cavaliere, che ora è in vendita a 500 milioni di euro

Il lago artificiale di Berlusconi a Villa Certosa è "made in Sanremo"
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C’è anche un po’ di Sanremo a Villa Certosa, la dimora in Sardegna di Silvio Berlusconi in vendita dopo la morte del Cavaliere, per 500milioni di euro. A progettare e realizzare il lago artificiale è stata la ditta Benza srl della città dei fiori, nel 2005, specializzata nel campo delle riserve idriche e di articoli per l’agricoltura, giardinaggio e arredo.

Il lago artificiale di Villa Certosa opera della ditta Benza di Sanremo

Fondata dai fratelli Mario, Giovanni e Settimio Benza nel 1932, la ditta Benza è giunta alla terza generazione. Dopo Danilo Benza, Premio San Romolo per l’Imprenditoria nel 2016, ora, a lavorare con il padre c’è Davide Benza, 44 anni e tanti progetti in testa.

Signor Benza partiamo proprio da Villa Certosa. Qual è stato il vostro intervento nella celebre dimora?
«Noi abbiamo realizzato l’impermeabilizzazione del lago artificiale. Abbiamo partecipato a una selezione tecnica e siamo stati scelti. Si è trattato di un lago artificiale di 15 mila metri quadrati con isola centrale impermeabilizzata lunga circa 50 metri, arricchita da palme, prato e altre piante»

Quanto è durato il vostro intervento?
«Siamo stati in Sardegna un mese e a dire il vero avremmo potuto starci meno, ma chi doveva scavare, ovviamente, ci impiegava più tempo di noi che dovevamo impermeabilizzare»

Eravate ospiti a Villa Certosa?
«Diciamo che chi lavora per la Villa è ospite a pranzo. Tenga presente che all’interno della dimora ci sono ristoranti riservati proprio ai dipendenti delle aziende che lavorano»

Avete incontrato Silvio Berlusconi?
«Sì, più di una volta, soprattutto mio padre ha avuto modo di incontrarlo. Il nostro socio Pasquale di Muccio è stato anche invitato a cena ad Arcore, a un convivio tra imprenditori»

Cosa vi ha colpito del Cavaliere?
«Era una persona estremamente socievole, amichevole e una persona “alla mano”. E poi era molto preciso. Ricordo un giorno che ha sottolineato come lui avesse chiesto un determinato colore di rose da mettere nell’immensa area dedicata alle piante, e invece gliene hanno messe di un colore diverso. Ebbene lui passando di lì chiese il motivo di tale cambiamento. Era molto attento a tutto»

Oltre a Berlusconi avete avuto altri clienti noti?
«Sì, certo, molti ma abbiamo anche un dovere di riservatezza per cui non possiamo svelare nomi e cognomi. Ci sono personaggi delle Istituzioni italiane che hanno chiesto i nostri interventi per fontane particolari, o laghi artificiali»

I privati vi chiamano per opere di arredo ma voi non vi occupate solo di questo...
«Noi siamo stati presenti in molte opere fondamentali per lo Stato italiano. Una su tutte la grande rete di gasdotto che ha permesso di portare il gas dall’Albania all’Italia durante il periodo in cui Putin aveva bloccato la fornitura. Siamo intervenuti nei lavori della TAV in Val di Susa, abbiamo incarichi in molti Stati europei e non solo. Tra le altre cose siamo tra i pochi ad avere la Certificazione ISO per la manutenzione e sanificazione delle piscine condominiali e per l’assistenza bagnanti. Ci occupiamo di riserve idriche, ossia raccogliamo acqua che poi serve in vari campi industriali e per l’antincendio»

Un vostro ramo d’azienda riguarda proprio le riserve idriche. Come viene gestita la questione in un’epoca in cui la siccità è un grave problema?
«Una volta si raccoglieva acqua in maniera continuativa grazie alle piogge. Ora bisogna sfruttare le bombe d’acqua per raccogliere acqua da utilizzare durante i lunghi periodi di siccità»

Quanti dipendenti ha la vostra azienda?
«Noi siamo in 4 sul ramo d’azienda delle riserve idriche, mentre per il negozio siamo circa 15/20 compreso i stagionali»

E quando dovete fare lavori lunghi come vi organizzate?
«In quel caso di solito mandiamo 2 tecnici che si occupando di seguire i lavori e rilasciare certificazioni, mentre la manodopera viene cercata sul posto. Sarebbero costi troppo alti da sostenere, anche perché a volte i lavori durano anche 6 mesi»

Simona Maccaferri

benza
Foto 1 di 1

Danilo e Davide Benza

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