Il ricordo di Alfredo Schiavi nelle parole di chi lo ha conosciuto e amato
Il sindaco Biancheri, la scrittrice Donatella Alfonso e il segretario della CGIL Tiziano Fellegara ricordano il partigiano Alfredo Schiavi
Grande il cordoglio e il senso di smarrimento suscitati in città dalla notizia della scomparsa di Alfredo Schiavi: partigiano con il nome di Oremus e uomo di grande integrità morale spesso vicino alla Cgil.
Il ricordo del sindaco Biancheri
“Ho appreso con grande dispiacere la notizia della scomparsa di Alfredo Schiavi." ha dichiarato il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, "Alfredo era un uomo di grandi valori morali, un partigiano dall'alto senso civico ma anche un cittadino estremamente attento al bene comune." e ancora "Di lui conserverò sempre nella memoria, con affetto, il ricordo di quando lo invitai a salire sul palco in occasione della conclusione della mia prima campagna elettorale per ringraziarlo pubblicamente della dedizione che profuse in quell'occasione, distinguendosi per passione ed entusiasmo. Ai suoi familiari e ai suoi più stretti affetti voglio rivolgere le mie più sentite condoglianze”.
Le parole di Donatella Alfonso
"Me l’avevi detto a Montegrande, a settembre: questa sarà l’ultima volta che ci sarò." scrive invece sui social la giornalista e scrittrice Donatella Alfonso, "Io ti ho preso in giro, ti ho ricordato le tante storie che mi dovevi ancora raccontare, da mettere in un libro che avrebbe dovuto raccogliere anche tutte le storie che scrivevi tu, sulla tua pagina…
Partigiano Oremus, vita lunghissima attraverso la storia, incontrerai di nuovo tutti. Grazie di avermi considerata amica."
Il saluto del segretario della CGIL Fulvio Fellegara
"Sono un uomo fortunato, perché ho conosciuto Alfredo Schiavi . Gli ho voluto bene, e lui ne ha voluto a me, me lo ha detto qualche volta, specialmente negli ultimi tempi.
Quando ebbi l'incidente nel 2019 mi è venuto a trovare a casa, con tre libri in regalo e tante storie. Fu il pomeriggio più bello di quel periodo monotono. Lo accompagnò a casa mia moglie e da allora mi ha preso spesso in giro , mi diceva che l'aveva conquistata, tanto da uscire insieme a lei, e un po' era vero.
Ancora due giorni fa quando sono andato a trovarlo con un filo di voce mi ha chiesto di lei e poi mi ha chiesto di salutare i compagni. Lo faccio ora, sicuro che già, tutti, sentiamo la sua mancanza.
Per una incredibile coincidenza il 16 dicembre durante la proclamazione della mia conferma a Segretario della Camera del Lavoro mi ha chiamato sua figlia Ida. La prima telefonata di congratulazioni è stata quella di Alfredo e non so come sia stato possibile: certe cose non succedono per caso e Alfredo che è un anima speciale, spesso ci ha sorpreso con gesti speciali."