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In due anni la casa per famiglie e donne sole in transito di Ventimiglia ha ospitato oltre 2.000 persone

In due anni di attività la casa per donne sole in transito ha ospitato oltre 2.000 persone provenienti da 37 paesi diversi

In due anni la casa per famiglie e donne sole in transito di Ventimiglia ha ospitato oltre 2.000 persone
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A due anni dall'apertura della casa per famiglie e donne sole in transito messa a disposizione dalla Diocesi di Ventimiglia-San Remo a Ventimiglia, è possibile stilare un primo bilancio dell'attività di accoglienza svolta.

Il più piccolo: un bambino di dieci giorni

Sono oltre 2000 i migranti che in questi anni vi hanno trovato accoglienza, tra di loro molti nuclei familiari (787), donne, bambini (il più piccolo di soli dieci giorni di vita) e adolescenti e provengono da 37 paesi diversi. Il 62% arriva dall'Africa sub-sahariana (soprattutto da Eritrea, Costa d'Avorio, Nigeria, Guinea ed Etiopia) attraverso la rotta mediterranea o è già presente in Italia o, ancora, viene da altri paesi europei; il 12% invece proviene dai Paesi del Nord Africa (Tunisia e Libia), il 24% dal Medio Oriente (principalmente da Afghanistan, Siria, Iran e Iraq/Kurdistan) seguendo la rotta balcanica o quella del Mediterraneo orientale, il 2% da Centro-Sud America ed Europa.

La Francia è la meta di arrivo preferita per coloro che provengono da paesi francofoni, mentre per gli altri le destinazioni rimangono Germania, Gran Bretagna o Nord Europa.

Il progetto poggia interamente sul volontariato

Il progetto di accoglienza è sostenuto unicamente da donazioni e sovvenzioni private (tra queste quella di ACRI-Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa con il progetto D(i)ritti al
confine, che vede coinvolto anche il Danish Refugee Council Italia) e da risorse interne e si avvale della collaborazione di volontari.
La Caritas Intemelia, oltre ai servizi che da anni sono rivolti all’aiuto delle persone residenti, offre ai migranti (dal lunedì al sabato mattina) la colazione e il pranzo ed un cambio vestiario, un primo supporto medico, grazie ad operatori sanitari volontari ed alla collaborazione di Medici del Mondo, e una consulenza legale (OdV Caritas Intemelia, Diaconia Valdese, WeWorld). Le famiglie e minori soli non accompagnati possono accedere anche ad una zona di ascolto/gioco (gestita da Caritas Intemelia in collaborazione con Save the Children) dal lunedì alla domenica sia la mattina che il pomeriggio.

 

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