In Sierra Leone nasce una comunità terapeutica dedicata ai giovani, grazie all’impegno del dottor Ravera
Il dottor Roberto Ravera, medico sanremese da anni attivo in Africa, ha realizzato un progetto a lungo sognato: la creazione di una comunità terapeutica per giovani con problemi mentali e di dipendenza in Sierra Leone
Il dottor Roberto Ravera, medico sanremese da anni attivo in Africa, ha realizzato un progetto a lungo sognato: la creazione di una comunità terapeutica per giovani con problemi mentali e di dipendenza in Sierra Leone. Nel villaggio rurale di Mamanso Sanka, situato nella regione di Tonkolili a circa tre ore dalla capitale Freetown, Ravera ha già fondato una scuola secondaria che offre istruzione a centinaia di studenti, trasformando questo angolo di campagna in un polo educativo di rilievo.
La comunità
La nuova comunità terapeutica sorge come risposta all’allarmante diffusione del “kush”, una droga a base di fentanyl che sta devastando i giovani di Freetown, rendendoli quasi zombie. La struttura si pone l’obiettivo di offrire ai ragazzi un’alternativa concreta alla vita urbana rischiosa, con percorsi di recupero e reintegrazione, il tutto in un ambiente che promuove valori ecologici e sociali, in contrasto con l’isolamento delle grandi città.
"Questo grande progetto educativo, - scrive Ravera - rivolto proprio a giovani che altrimenti difficilmente avrebbero avuto accesso ad una istruzione secondaria, è diventato a tutti gli effetti un importante polo scolastico con centinaia di studenti".
Dedicato a padre Bepi Berton
Dedicata alla memoria di padre Bepi Berton, missionario italiano scomparso nel 2013 e mentore di Ravera, la comunità terapeutica è stata accolta positivamente dalla popolazione locale, con l’approvazione dei Paramount Chief e degli anziani del villaggio. A partire da questo mese, la struttura inizierà a ospitare i primi giovani, offrendo loro un’opportunità di riscatto. "Credo che questo sia un modo onorevole di ricordare un grande uomo e missionario italiano, deceduto nel 2013", spiega il medico.
Ravera ha inoltre in cantiere un progetto di agricoltura sociale, volto a promuovere l'inserimento lavorativo dei ragazzi come parte integrante del loro percorso di riabilitazione, rafforzando la loro dignità e contribuendo alla qualità della vita nel villaggio.