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Inaugurato al Cottolengo Don Orione il reparto Gentlecare per malati di Alzheimer

La finalità del  reparto è basata sulla cura non farmacologica ovvero tramite terapie alternative

Inaugurato al Cottolengo Don Orione il reparto Gentlecare per malati di Alzheimer
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Taglio del nastro questa mattina alla presenza di autorità civili e militari

Inaugurato il nuovo nucleo per malati di Alzheimer trattati con il metodo Gentlecare

Presentato alla stampa, questa mattina, il reparto Alzheimer del Piccolo Cottolengo di Sanremo, realizzato appositamente per trattare la malattia degenerativa con un approccio non farmacologico.

 

Presenti il direttore della struttura, Don Fulvio e la dottoressa che ha curato il progetto, secondo un presidio riconosciuto dal ministero, Ana Popovic.  Attualmente i pazienti ricoverati nel reparto, già presenti nella Rsa, sono 14.  La struttura è  operativa da aprile. Nel reparto operano un terapeuta, due psicologhe, Oss e i medici.

 

Nel reparto è presente la riproduzione di un vecchio vagone del treno, perfettamente riprodotto, fin nei minimi dettagli e interattivo. La struttura è unica in Liguria (con il treno riprodotto) ed estremamente rara su tutto il territorio nazionale. L'idea è quella di stimolare i ricordi di infanzia dei degenti, tranquillizzandoli. Ed è, per altro, molto utile anche per i pazienti non dementi, in quanto rappresenta un luogo di aggregazione e di interazione sociale. Il personale pensa addirittura di organizzare un viaggio "virtuale" a Trieste per uno dei degenti originario della città friulana.

 

Oltre al treno è  presente una poltrona vibroacustica, un angolo dove poter rilassare il paziente quando ha episodi che potrebbero degenerare in emergenza. La poltrona è progettata per "cullare" il paziente e rassicurarlo con la musica di un musicista toscano (la musica è estremamente potente per il cervello umano) ed è  in grado, con le vibrazioni, a stimolare o rilassare il degente.

 

Inoltre nel reparto  vengono svolte attività socio educative quotidiane come attività ricreative, attività espressive, attività occupazionali e laboratoriali, attività neuro cognitive con finalità di rallentare in decadimento cognitivo, uscite su territorio, laboratorio di cucina, ma la vera perla del nostro reparto sono la pet therapy (attualmente vengono in struttura tre cani, un labrador, un setter e un beagle) la doll therapy ( bambole utilizzate per rassicurare e fornire conforto), il giardinaggio e ortoterapia.
La ricchezza della proposta educativa rende la vita in struttura più varia, favorisce la socializzazione e l'esercizio di abilità che altrimenti andrebbero perse Il reparto offre dunque un approccio completo e all’avanguardia, mirato a migliorare la qualità di vita dei pazienti e offrire supporto alle famiglie.

Le parole di Don Fulvio, direttore del Cottolengo

"Quando nel 1943 si inaugurò il Piccolo Cottolengo Sanremese, in piena guerra, i bisogni erano diversi da quelli di oggi. E diverse erano anche le risposte.

Allora era sufficiente avere un alloggio e un buon pasto per tirare avanti. Ci si accontentava. Oggi le richieste sono ben altre e si richiede tanta cura e tanta professionalità.

Perciò volontariamente, senza che nessuno ce lo abbia chiesto, abbiamo provveduto a dare una risposta ad una patologia che sempre più si manifesta tra gli anziani e che getta nello sconforto i familiari: la malattia di Alzheimer.

Avendo saputo che ci sono studi che propongono un rimedio non esclusivamente a  base di farmaci, d’accordo con i medici della struttura mi sono interessato a verificare la possibilità di una cura alternativa che potesse dare un conforto ai pazienti affetti da tale malattia e anche agli operatori che devono dotarsi di tanta pazienza.

D’accordo con i medici abbiamo optato per un sistema già collaudato che prevedeva una risistemazione degli spazi del reparto  e una formazione specifica per gli operatori.

Mi sono impegnato a sensibilizzare alcune persone amiche perché aiutassero l’Istituto a sostenere le spese della risistemazione del reparto e dell’acquisto dei presidi necessari per mettere in pratica la nuova terapia.

La spesa è stata piuttosto onerosa però il risultato che ne è scaturito è eccellente. Direi che il reparto Alzheimer, già abitato da 14 ospiti (è la massima capienza consentita), è il più tranquillo di tutto il Piccolo Cottolengo.

E’ una risposta adeguata al passo con le nuove conquiste scientifiche che sempre più propongono una terapia alternativa al massiccio uso dei farmaci.

E’ anche un modo nuovo per stare accanto ai nostri fratelli che si trovano nel disagio."

Presenti all'inaugurazione tra gli altri l'assessore regionale Marco Scajola, il vicesindaco di Sanremo Costanza Pireri e il vescovo Monsignor Suetta che ha impartito la benedizione.

 

 

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