Inaugurato il primo "Giardino dei Giusti" a Coldirodi
La prima “Giusta” ad essere onorata nel Giardino di Coldirodi è Sophie Scholl (1921-1943), giovane studentessa tedesca, appartenente al gruppo clandestino antinazista della Rosa Bianca.
Un'iniziativa della Scuola “Padre Semeria” dell’I.C. Sanremo Ponente, che ha aderito alla proposta di Gariwo
L'inaugurazione dei Giardini dei Giusti venerdì scorso alla Pinacoteca Rambaldi
Venerdì 28 maggio è stato inaugurato negli spazi verdi della Pinacoteca di Coldirodi un giardino in cui ogni anno verrà onorato un nuovo “Giusto”, sull'esempio del Giardino dei Giusti di Yad Vashem a Gerusalemme.
L’iniziativa è partita dalla Scuola “Padre Semeria” dell’I.C. Sanremo Ponente, che ha aderito alla proposta di Gariwo (acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide), una ONLUS con sede a Milano che dal 1999 lavora per far conoscere i Giusti, perché considera la memoria del Bene un potente strumento educativo.
Ecco chi sono i Giusti
I Giusti non sono né santi né eroi, ma persone comuni che ad un certo punto della loro vita, di fronte a ingiustizie e persecuzioni, sono stati capaci di andare con coraggio in soccorso dei sofferenti e di interrompere così, con un atto inaspettato nel loro spazio di responsabilità, la catena del male.Per questo vengono onorati nei Giardini dei Giusti in occasione del 6 marzo, che dal 2012 il Parlamento europeo ha proclamato “Giornata europea dei Giusti”.
L’Assessore alla Cultura Silvana Ormea e il Comune di Sanremo hanno accolto e appoggiato con entusiasmo il progetto, che in realtà avrebbe dovuto essere realizzato il 6 marzo 2020, ma poi, a causa della pandemia, si è dovuto attendere fino a venerdì scorso.
Prezioso l’apporto della Famija Culantina, nella figura di Alessandro Turchio, che ha riconosciuto nell’inaugurazione del Giardino “un evento che dà lustro al paese di Coldirodi”; questo è infatti il terzo giardino che nasce in Liguria e il secondo in provincia di Imperia.
La prima “Giusta” ad essere onorata nel Giardino di Coldirodi è Sophie Scholl (1921-1943), giovane studentessa tedesca, appartenente al gruppo clandestino antinazista della Rosa Bianca.
L’Assessore Silvana Ormea ha scelto per lei una pianta di rose bianche e sulla targa ha riportato la frase piena di speranza, pronunciata da Sophie prima di essere decapitata per alto tradimento: “Il sole splende ancora”. Ai presenti l’Assessore ha ricordato quanto sia importante “non dimenticare tutti quelli che hanno sacrificato la propria vita per la difesa della libertà e della democrazia”
Un olivo, gentilmente offerto dal Vivaio Sanremo Piante, è stato piantato alla memoria di altri “Giusti”: i quattro collantini, il parroco Don Lanteri Battista, la Guardia Municipale Cocchi Otello, il muratore Parrini Antonio e lo spazzino Lucato Angelo, che nel 1944 nascosero nottetempo, tra le quattro mure maestre del Municipio i quadri della Pinacoteca e i libri della Biblioteca per sottrarli ai soldati tedeschi, che avevano manifestato un particolare interesse.Così facendo, a rischio della propria vita, salvarono un patrimonio artistico di immenso valore, dono del Sacerdote Stefano Rambaldi al suo paese natale.
La fiduciaria prof.ssa Valentina Panico, a nome della scuola, ha consegnato una targa-ricordo ai discendenti delle Famiglie Cocchi e Parrini, “per la memoria del bene e l’educazione alla responsabilità”.
Tra gli invitati anche Giada Chiuri, responsabile della comunità educativa “Padre Semeria” di Coldirodi; in ricordo del sacerdote barnabita, cittadino illustre di Coldirodi, a cui è intitolata la scuola, è stato infatti piantato un olivo.
Don Savino D’Amelio, Superiore Generale dei Discepoli, in una lettera inviata agli organizzatori dell’evento si è detto lieto e grato per la presenza “simbolica” di Padre Semeria in un Giardino dedicato ai Giusti, per il suo grande impegno in difesa della verità, della giustizia e della pace.
La lettura della poesia di Carlo Betocchi
Al termine della cerimonia, gli alunni della classe quinta elementare e quelli di terza media, accompagnati dagli insegnanti Mara Scola, Sandro Montefusco, Valentina Panico, Serena Crespi (responsabile del progetto), hanno declamato ai presenti la poesia del grande poeta e scrittore del ‘900 Carlo Betocchi, dal titolo “Ciò che occorre è un uomo”, che recita così:
“Ciò che occorre è un uomo
non occorre la saggezza,
ciò che occorre è un uomo in spirito e verità;
non un paese, non le cose
ciò che occorre è un uomo
un passo sicuro
e tanto salda la mano che porge,
che tutti possano afferrarla
e camminare liberi e salvarsi.”
Un bel mazzo di girasoli è stato il dono con cui la scuola ha voluto omaggiare e ringraziare la dottoressa Vistarchi, per tutti Lucetta, che per anni ha accolto gli alunni di Coldirodi e I numerosi visitatori della Pinacoteca, accompagnandoli con passione alla scoperta del prezioso patrimonio storico, culturale e artistico che la Pinacoteca conserva. Con l’augurio che presto questo piccolo tesoro possa riaprire le porte ai visistatori.
Con la benedizione finale del parroco don Filippo, si è conclusa la cerimonia. L’appuntamento è per il 6 marzo 2022 con un nuovo Giusto da onorare, perchè, citando Gemma Calabresi “La memoria ha le gambe e bisogna farla camminare”.