l'intervista

Incontro con Lucia Scajola: "Papà? Era ingombrante, autoritario, un po' maschilista... ma ora con l'età persino dolce"

"La politica? E' dal 2018 che me lo chiedono. Ma sono figlia di un fuoriclasse che ancora sa fare goal"

Incontro con Lucia Scajola: "Papà? Era ingombrante, autoritario, un po' maschilista... ma ora con l'età persino dolce"
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A margine dell'evento Incontri Imperia organizzati sulla banchina Aicardi di Oneglia abbiamo incontrato Lucia Scajola per questa intervista esclusiva, che racconta del suo percorso personale e professionale e non si sottrae alle domande sul papà sindaco, presidente della Provincia ed ex ministro.

«La politica? È dal 2018 che me lo chiedono»

Solitamente in disparte, ma costantemente e da sempre al fianco del padre in ogni campagna elettorale, comprese le battute d’arresto che ne hanno caratterizzato la lunga vita politica, Lucia Scajola, secondogenita del sindaco di Imperia, si è presa una certa ribalta salendo sul palco dell’evento “Incontri a Imperia” l'estate scorsa da lei stessa ideato e curato sulla Banchina Aicardi di Oneglia, con ospiti l’ex direttore di Stampa e Corriere della Sera Paolo Mieli e il comico, attore e personaggio televisivo Luca Bizzarri.

Incontri a Imperia è un format che avrà un seguito? I primi due ospiti tra l’altro sono storicamente più vicini all’area di sinistra, che non è esattamente quella a cui guarda la sua famiglia….

«Confesso che questa idea ha avuto un successo superiore alle aspettative. Per ora mi dico "buona la prima". Per risposta del pubblico in termini numerici, 500 sedie occupate e almeno 200 persone in piedi ogni sera, e per il livello degli interventi. Obiettivo degli incontri era quello di offrire stimoli di riflessione, utili ad aprire la mente.

«Mieli e Bizzarri sono figure diversissime per età e ruolo, ma hanno in comune di non essere allineati al mainstream, menti libere. Possono permettersi di usare la loro intelligenza fuori dal precostituito. Mieli, per esempio, dichiaratamente elettore del Pd, si è spontaneamente spinto in una critica esplicita alla custodia cautelare nei confronti di Toti. Bizzarri, dal canto suo, ha fatto sbellicare la platea in una satira che non ha escluso nessuna forza politica. Non credo che la curiosità debba avere bandiere».

Lucia, il fatto che sia la figlia del sindaco la curatrice dell’evento, non è passato inosservato…

«Non ho nessuna esitazione a rispondere su questo tema. Amo profondamente la mia città. La posto sui social e ne parlo in continuazione come fosse il posto migliore del mondo. Per orgoglio e affetto. Mio padre dedica tutte le sue energie a farla bella. Proprio ce la mette tutta. Io con quello che so e che so fare gli do sempre una mano, negli ambiti in cui mi so muovere...

«In questo caso, visto che ho il privilegio di fare la giornalista e avere rapporti franchi con tante persone interessanti, mi sono limitata a mettere a disposizione, ovviamente gratis, la mia professionalità e le mie amicizie. Se posso essere sincera, è successo molte altre volte, in molte altre forme. Questa volta semplicemente si è vista la mia faccia: ho presentato i relatori che ho invitato».

Di cosa si occupa ora Lucia Scajola? Gli esordi a Panorama, ora Mediaset. Come è nata e si è sviluppata la carriera giornalistica?

«Faccio questo lavoro perché volevo stare vicino agli accadimenti. Capirli, seguirli. Avere chiavi di lettura. Ho iniziato nel luglio di 20 anni fa a Panorama, dopo un anno a Londra, alla Rai e all’Ansa. Panorama è stata una scuola di vita pazzesca, oggi che sono grandicella mi rendo conto del patrimonio culturale che ha rappresentato in Italia e del privilegio che ho avuto a trascorre 15 anni dentro quella redazione. A Mediaset, oggi, seguo prevalentemente la politica, dietro le quinte, con Paolo Del Debbio».

Più volte, in passato, il suo nome è stato accostato a ipotesi di candidature. L’impegno diretto in politica è una suggestione che l’accarezza?

«Dalle politiche del 2018, non c’è stata una tornata elettorale senza questa ipotesi, più o meno concreta, con attenzioni da partiti differenti. Detto questo, sono figlia di un fuoriclasse. Che ancora sa fare gol».

Quella di suo padre è una figura indubbiamente ingombrante, spesso divisiva. Lo è anche in famiglia?

«Un tempo le avrei risposto di sì. Che è stato faticoso crescere con una figura così ingombrante e autoritaria, anche un filo maschilista. Oggi posso solo urlare grazie a mio padre: con l’intensità della vita che ha avuto e ha, è stato ed è un papà e un marito tanto presente e accudente. Con l’età, persino dolce».

Dovremmo farla a suo padre, ma cogliamo l’occasione: un recente sondaggio del Sole24 ore con Noto Sondaggi colloca il sindaco Scajola ai vertici del gradimento nazionale, al quarto posto con altri 3-4 sindaci, come se lo spiega?

«Non mi sento stucchevole a dire che in 6 anni ha ribaltato la città. Ogni volta che torno a Imperia, mi accorgo che c’è qualcosa di nuovo: sia un campetto per fare sport, un molo o una strada. Segue Imperia come una bomboniera e si vede. Con buona pace di chi non ha l’onestà intellettuale per ammetterlo».

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