Intervista

Katia, la psicologa e influencer imperiese sul red carpet a Cannes

Intervista a Ferrante che dopo aver svolto attività di fotomodella lavora ora nelle strutture sanitarie della nostra provincia

Katia, la psicologa e influencer imperiese sul red carpet a Cannes
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Nuova vita per Katia Ferrante, imperiese d'adozione (è nata a Genova) che dopo aver svolto attività di fotomodella ed essere comparsa in molte trasmissioni televisive, ha ora abbracciato la professione di psicologa in strutture sanitarie della nostra provincia.

Katia, la psicologa e influencer imperiese sul red carpet a Cannes

Non ha però dimenticato del tutto la sua prima attività, che anzi continua. Così al Festival del Cinema di Cannes, è stata madrina di un grande evento, su una mega  imbarcazione, legato al luxury e alla bellezza quale brand ambassador. Tradotto ambasciatrice di una marca. In questo caso una nota cosmesi di lusso. Superfluo sottolineare che si tratta di una donna molto bella. Per farsene un'idea basta qualche click su Google dove si trovano centinaia di sue foto. Nata come sportiva, è stata seconda ai Campionati regionali di ginnastica artistica.

La sua esperienza in tv

A vent'anni eccola al primo grande impegno, con Gene Gnocchi su Raidue, ad "Artù". E' poi approdata a Italia Uno. Negli ultimi anni anche a Sky per condurre una rubrica sulla moda. Ha poi posato come modella su molte testate italiane, comprese le più prestigiose. E ha trovato anche il tempo per scrivere il volume "Seduzione sesto senso", presentato alla Fiera del libro di Torino.  Intanto ha studiato Psicologia clinica a Milano. Laureata, ha iniziato il nuovo corso senza però lasciare del tutto il vecchio.

Katia quali erano i tuoi sogni da bambina?

«Sono sempre stata un carattere autonomo. Sono nata con lo sport che mi ha formato insegnandomi la disciplina, il sacrificio, la determinazione che mi sono poi stati molto utili nella vita. Ho sempre desiderato viaggiare. Per questo ho frequentato l'istituto tecnico turistico con la prospettiva di fare l'hostess sugli aerei. Una volta diplomata sono però finita nel mondo dello spettacolo».

Quale la parte che ti ha gratificato di più?

«Beh, proprio perché all'inizio e giovane, avevo 20 anni, ricordo con particolare piacere l'esperienza televisiva con Gene Gnocchi. Gene è un grande artista con molta presenza scenica. Per il suo modo di porsi lascia qualcosa. Ho imparato tanto da lui».

Come sei arrivata a quella trasmissione?

«Ero in più agenzie di spettacolo. Mi chiamarono per il provino alla Rai. Andò bene».

E la tua attività di influencer e blogger come è nata ?

«Essendo cambiato il settore dello spettacolo e i media, ho aperto un blog personale e ho condiviso articoli con tematiche quali il benessere, la salute e la bellezza che ancora oggi, dopo 12 anni, continuo a seguire».

E l'esperienza a Sky come conduttrice?

«Gratificante anche quella. Mi dava modo di conoscere da vicino i personaggi che ospitavo con domande che si estendevano alla sfera personale oltre che professionale. Rappresentanti del mondo dello spettacolo, del cinema, dello sport e della musica».

Perché hai deciso di studiare psicologia?

«Mi ha sempre affascinato comprendere i processi relazionali»

Parlaci della tua attività attuale 

«Mi sono dedicata a questo settore in modo incisivo da pochi anni. Sono a contatto con il paziente. Ho iniziato durante l'emergenza sanitaria legata al Covid per poi arrivare a seguire casi tramite la salute mentale e i servizi sociali»

Contenta di essere tornata a Cannes?

«Molto contenta. E' un diversivo a ciò che faccio ultimamente. A Cannes per il Festival del Cinema sono stata altre volte e questa è stata la mia terza partecipazione».

Marco Corradi

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